La sentenza travolge Sinner, tennis sconvolto

Il tennista numero uno al mondo ancora nel mirino: “Quanti ne vincerebbe? È l’unica cosa che posso garantire”

Il 16 e 17 aprile, quando ci sarà l’udienza al Tas, sono ancora lontani, eppure pressoché ogni giorno vengono rilasciate dichiarazioni sulla positività di Sinner al Clostebol. E, ovviamente, sul possibile esito del ricorso presentato dalla Wada contro la sentenza di non colpevolezza o negligenza che lo scorso agosto ha assalto il tennista numero uno al mondo.

Sinner in conferenza stampa
La sentenza travolge Sinner, tennis sconvolto (Screen Youtube Australian Open Tv) – Sportitalia.it

Udienza Tas: Sinner si affida a Lord John Dyson

È notizia nota la decisione del team legale di Sinner di cambiare l’arbitro di sua nomina al Tas di Losanna. La scelta è ricaduta su Lord John Dyson, un giudice di altissimo livello che ha lavorato per la Corte Suprema inglese dal 2010 al 2012.

Poi è stato presidente della Corte d’Appello e consulente del dipartimento cultura, media e sport del governo del Regno Unito. Risulta essere anche membro di ‘Sport Resolutions’, vale a dire il tribunale indipendente a cui si era rivolto l’ITIA e che aveva dichiarato innocente l’altoatesino.

Squalifica Sinner, Ceo ITIA: “Da uno a due anni”

Proprio l’ITIA, ossia l’International Tennis Integrity Agency, ha di recente paventato la possibilità di una squalifica di Sinner. “Se risulti positivo a una sostanza vietata, il punto di partenza per una possibile squalifica è di quattro anni”, le parole a ‘Tennis365’ di Karen Moorhouse, Ceo della stessa agenzia.

Sinner intervistato da Sky Sport
Squalifica Sinner, Ceo ITIA: “Da uno a due anni” (Screen Youtube Sky Sport Tennis) – Sportitalia.it

“Se si potesse dimostrare che non sia stato intenzionale, la pena si ridurrebbe a due anni. Nel caso di Sinner – ha evidenziato Moorhouse – vi è la complicazione che il suo sia un prodotto non contaminato, dato che il fisioterapista usò sul suo dito il prodotto in questione che conteneva il principio attivo dopante. Per tale motivo, l’intervallo della squalifica va da uno a due anni“.

Sinner si è preso la scena anche agli Australian Open e giudizi, più o meno dall’esterno, si sprecano. L’ultimo ha come protagonista l’ex tennista americano Mardy Fish. Sul suo profilo X, il 43enne ha riacceso il dibattito eterno sul confronto tra tennisti di varie epoche. Nella fattispecie tra quella attuale, che vede in cima Sinner e Alcaraz, e quella del recentissimo passato.

Mardy Fish riaccende il dibattito: “Quanti tornei dello slam vincerebbe se…”

“Quanti tornei dello Slam vincerebbero Jannik Sinner e Carlos Alcaraz con Rafael Nadal, Roger Federer e Novak Djokovic all’apice della loro carriera?”, ha scritto durante la sfida dei quarti degli Australian Open tra Djokovic e Alcaraz, vinta dal serbo. Poi ha aggiunto: “E quanti ne avrebbero vinti Andy Roddick e Andy Murray ad esempio nell’era attuale?”.

Tante le risposte al suo tweet, tra queste una delle più rilevanti e provocatorie è stata dell’ex tennista spagnolo Feliciano Lopez: “L’unica cosa che posso garantire, è che avrebbero vinto 0 Roland Garros contro Rafael Nadal nel suo periodo migliore”.

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