Calcio

Milan, tutte le scelte sconfessate ed il pasticcio Emerson Royal. Un sogno “volubile” per l’attacco, ma la vera esigenza è un’altra

Poco più di 10 giorni al termine ufficiale della sessione di mercato in corso, e dinamiche ancora tutte da scrivere per diversi club della nostra serie A alle prese con i folli ribaltoni che solitamente caratterizzano questo periodo dell’anno.
Le scelte potenzialmente più rivoluzionarie sono quelle del Milan, che nel giro di meno di sei mesi sta di fatto sconfessando tutte le scelte di mercato che avevano contraddistinto l’ultima estate e in parte anche quella precedente.
Sono arrivare infatti copiose conferme alla lista dei calciatori messi potenzialmente in uscita di cui avevamo parlato già dai primi giorni del mese. A partire da uno degli ultimi arrivati come Emerson Royal, peraltro protagonista dell’inopinata scelta di schierarlo dal primo minuto con annesso infortunio, proprio dopo avere fugato le iniziali titubanze nell’accettare un destino diverso rispetto alla partenza da Milanello.
In attesa di comprendere le evoluzioni del problema fisico che lo ha colpito, è opportuno sottolineare come nè il Galatasaray, né i club di Premier che pure avevano manifestato interesse, sembrassero intenzionati a programmare un’operazione a titolo definitivo in grado di fare incassare al Milan quantomeno la cifra spesa in estate per strapparlo al Tottenham.
La prospettiva turca avrebbe apertose non altro all’opportunità di un riscatto a fine stagione e di conseguenza era quella più gradita per il management rossonero. I contatti proseguiranno, a patto che i tempi di recupero siano ancora compatibili con una cessione, temporanea o meno.
Allo stesso modo vanno evidenziati i tentativi di diversi intermediari di trovare sistemazione ad altri calciatori della rosa rossonera lontani dall’essere “centrali” nel progetto affidato a Sergio Conceicao. Sono attese evoluzioni per Chukwueze, per esempio. E si cercherà di risolvere in tempo utile anche la situazione di Okafor dopo il naufragio della trattativa con Lipsia. Stesso discorso per il separato in casa Jovic, evidentemente, ma anche per Ruben Loftus-Cheek nonostante la missione sia resa ancora più complicata a causa dei tanti fastidi fisici che non hanno mai consentito all’ex giocatore del Chelsea di trovare continuità nella sua avventura in rossonero.
Inevitabile che, vista la situazione, si debba pensare a qualche cambiamento strutturale anche dal punto di vista del management. Vista la continuità garantita dalla proprietà nelle scorse settimane, è scontato andare alla ricerca di un profilo che racchiuda in un’unica figura le competenze tecniche e gestionali che solitamente contraddistinguono la figura del Direttore Sportivo vecchio stampo. Che non si limiti dunque all’attività di scouting, ma che diventi un vero punto di riferimento anche all’interno dello spogliatoio, e che possa prevenire casi ai limite del paradosso come quello di schierare tra i titolari un calciatore a cui si sta disperatamente cercando una nuova sistemazione.
L’idea Gimenez per l’attacco è ambiziosa: per il valore del calciatore dal punto di vista tecnico, per la valutazione che il suo club di appartenenza individua come quella adeguata per iniziare a parlare, e per la volontà di base del Feyenoord che sarebbe quella di trattenerlo almeno sino al termine della stagione.
Per fornire un parametro attendibile, basti pensare che la scorsa estate il Nottingham Forest trovò un accordo sulla base di 30 milioni sull’unghia più bonus con gli olandesi, salvo poi registrare un clamoroso dietrofront da parte del diretto interessato che non gradiva del tutto la portata della destinazione. I gol con esultanza mostrando lo stemma degli olandesi sotto alla curva dei tifosi lasciano intendere come l’attaccante sia tanto bravo, quanto volubile. Il Milan è convinto che con i rossoneri, il ribaltone finale non avrebbe luogo.

Redazione Sportitalia

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