Un riconoscimento attribuito alle personalità che si sono particolarmente distinte in ambito reputazionale. È andata in scena nella notte di sabato, a New York, la cerimonia dell’Italian Reputation Award, premio nato dalla collaborazione tra l’Istituto italiano di cultura newyorkese e Reputation Research, che mira a valorizzare e premiare le eccellenze che contribuiscono a promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo. Tra i premiati spicca Mons. Dario Edoardo Viganò, vicecancelliere della Pontificia Accademia delle scienze e delle scienze sociali, presidente della Fondazione MAC, professore e scrittore (l’ultimo lavoro è “Lo sport secondo Papa Francesco” con la prefazione di Carlo Ancelotti). Con il premio, ha scritto nell’occasione il ministro degli esteri Antonio Tajani, Viganò “entra a fare parte della squadra dei nostri ambasciatori nel mondo che lavorano per promuovere la nostra cultura, una delle massime espressioni del saper fare italiano”. Oltre che a monsignor Viganò, l’Italian Reputation Awards 2025 è stato assegnato a Matteo Zuretti, manager in NBA, all’artista e visual designer Emiliano Ponzi, ad Annamaria Colao della Cattedra Unesco all’università Federico II, al giornalista Mario Calvo-Platero, alla startup Limitless, ad Alfonso Cerullo di Luxottica, all’oncologo Virgilio Sacchini e a Pasquale Punzo di Cannon Artes.
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