Premier League e Serie A: l’asse caldo del mercato

Se il mercato si illumina in questa fase finale, lo deve soprattutto al asse caldo Premier League-Serie A. Il calcio è evoluzione continua, dinamismo puro in maniera trasversale. Il suo costante ripudiare la staticità e il suo incessante sviluppo apre a sceneggiature e tendenze sempre nuove. Talvolta prevedibili, talvolta dipinte da venature sorprendenti.

Che la Serie A, da anni, fornisca alla Premier League carburante costante per alimentare la sua incessante fagocitazione di talenti non è certo un mistero. Qui si inserisce, ad esempio, l’interesse del United per Patrick Dorgu, valutato circa 40 milioni dal Lecce, che però stando a Corvino, dovrebbe tenerlo almeno fino a giugno, anche se l’agente è già a Manchester. Ma quando il senso di marcia di questo percorso ormai lastricato si inverte, è difficile rimanere indifferenti.

Certo: la spesa media della Premier rimane irraggiungibile, ma l’esondare delle opulente rose inglesi sta permettendo al traffico di invertire il flusso, una volta tanto. E non solo per quanto riguarda i giocatori che intravedono all’orizzonte i contorni del tramonto. Come Kyle Walker, non convocato dal City nell’ultimo turno, e sempre più vicino al Milan, molto più di quanto lo sia stato Rashford. L’esempio migliore è quello di Alejandro Garnacho. Classe 2004, oltre 100 presenze con il Manchester United e 8 con la Seleccion, che piacerebbe molto al Napoli per sostituire Kvarastkhelia, anche se al momento permane lo stallo leoniano tra le parti.

Le mosse di Giuntoli

Diretto verso la Manica è anche lo sguardo di Giuntoli, che in caso di addio di Cambiaso, vorrebbe portare in Italia il classe ‘96 Ben Chilwell, fuori dai piani di Maresca al Chelsea ma navigato mestierante di grande affidabilità. L’ex Leicester piace molto alla Juve, che segue con attenzione anche Renato Veiga, duttile difensore classe 2002, sempre dei Blues, e Lloyd Kelly, ex stella luminosa del Bournemouth, oggi incupita seconda linea del Newcastle. Manca sempre meno alla chiusura del mercato, ma l’asse Serie A-Premier League, in entrambi i sensi di marcia, è oggi più caldo che mai.

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