Milan, Conceição: “Vedo troppe divisioni. Su Pulisic e i tifosi…”

La classifica del Milan è migliore in Champions rispetto al campionato, è un caso?

“Essere nella miglior competizione per club al mondo è una motivazione grandissima e le grandi squadre come il Milan devono lavorare tutti gli anni per esserci. Stiamo lavorando per essere qui anche l’anno prossimo. Per quest’anno cercheremo di mettere il Milan dove la storia dice che deve stare. Domani sarà partita molto molto importante”.

Cambia preparare la Champions?
“Vedo i ragazzi concentrati, ma devo essere io come allenatore a trovare per loro la mentalità giusta. Noi dobbiamo essere tutti giorni qua, loro mi stanno dimostrando di essere motivati tutti i giorni come squadre e a livello individuale. Le maglie non giocano, ma sono gli uomini che la indossano”.

Non c’è continuità nei 90 minuti?
“È vero. Ho parlato al gruppo, ma la squadra è cosciente di quello che si deve fare. Bisogna credere in ciò che facciamo a livello tattico e tecnico”.

Le era mai capitata una squadra così poco continua in carriera?
“Anche di peggio. Poi ci sono avversari di qualità e di valore, ogni partita ha la sua storia. Alla fine conta solo il risultato: il primo tempo contro la Juventus è stato molto molto positivo, nel secondo tempo c’è mancato qualcosa. I giocatori ne sono coscienti e questa è la base”.

Cosa pensi possa arrivare dal mercato?
“Ho detto dei cambi in Juventus-Milan perché è la realtà. Domani ci saranno tre ragazzi: Camarda, Zeroli e Bartesaghi. I tifosi che sono l’anima del club, al di là delle simpatie per me o per la dirigenza, ci devono appoggiare; non devono essere il dodicesimo uomo in campo ma il primo. Senza i tifosi il club non esiste. Domani è importantissimo il supporto dei tifosi: siamo in un momento di difficoltà, con tanti assenti, ma abbiamo bisogno di tutti. Un appello che faccio a tutta la gente. Non sono bello, non sono simpatico, ma i tifosi devono appoggiare la squadra, devono sostenere i giocatori”.

Pulisic ci sarà?
“Sarà con noi, ma vediamo con l’allenamento di domani mattina. Non voglio rischiare che stia fuori un mese o due. Vedremo se andrà in panchina, se no è meglio non rischiare. Starà comunque con la squadra”.

Walker può portare fame al Milan?
“Ora conta la partita di domani”.

Come sta Pavlovic?
“È a disposizione del gruppo, non ha colpe se non ha avuto minuti con me, lui si allena sempre bene. Ha spesso troppa voglia perché esce dalla sua posizione e non mi piace tanto. Sono contento di ciò che sta facendo giorno per giorno. Poi le scelte sono le mie”.

Se non è un problema di stanchezza cosa manca?

“È un problema di allenatore. L’allenatore deve spiegare cosa vuole, sono io che devo fare qualcosa in più e sono qui per questo”.

Dagli attaccanti si aspetta di più?

“Come allenatore e come ex calciatore ho avuto sempre l’opinione che i difensori centrali e i portieri sono colpevoli per i gol, così come non sono d’accordo quando non si vince perché l’attaccante non segna: parliamo di un processo collettivo. Bisogna trovare un equilibrio, se loro fanno tutto quello che gli chiedo a me va bene perché poi segnano gli altri, alla fine l’importante è il risultato finale. Voi vedete i numeri giustamente, io vedo anche altre cose”.

Dove può arrivare questo Milan?
“Facciamo il massimo possibile, poi si vedrà”.