Serata stupenda per il Bologna che questa sera, al Dall’Ara, ospiterà il Borussia Dortmund nella gara valida per la settima giornata della fase campionato di Champions League. Vincenzo Italiano, in conferenza stampa, è stato chiaro: si gioca ogni tre giorni, tra le varie competizioni, e per questo motivo è giusto che ogni pedina possa rendere al massimo senza esaurire le batterie. Per questo motivo stasera potrebbero esserci variazioni rispetto ai titolarissimi scesi in campo nelle ultime tre giornate di campionato.
Il modulo non si cambia, sarà solito 4-2-3-1 con Skorupski tra i pali. In difesa potrebbero esserci solo conferme, con la linea a quattro formata da Holm, Lucumi, Beukema e Miranda. In mediana Freuler è sicuro di un posto, l’altra maglia andrà a uno tra Ferguson, Moro e Pobega. Sugli esterni non si tocca Orsolini, mentre dall’altra parte Ndoye potrebbe far rifiatare Dominguez. Stesso discorso sulla trequarti dove Fabbian potrebbe prendere il posto della sorpresa Odgaard. In avanti resta il ballottaggio tra Dallinga e Castro, con l’argentino favorito.
BOLOGNA (4-2-3-1) Skorupski; Holm, Lucumi, Beukema, Miranda; Freuler, Pobega; Orsolini, Fabbian, Ndoye; Castro.
Che Borussia si aspetta?
“Il Dortmund è una squadra pericolosissima, forte e che gioca a calcio. Ha perso le ultime partite in modo rocambolesco, ha modificato qualcosa nel sistema di gioco ma spesso hanno proposto questi esterni d’attacco, la punta, il doppio mediano e penso che si presenteranno qui in questo modo, ma in alternativa saremo pronti ad adattarci. Sono una squadra abituata a questa competizione, quindi un avversario di livello e di grande valore ma siamo pronti per fare la nostra partita”.
Quanto le dispiace non poter affrontare le prime partite con il Bologna di oggi? Che rapporto ha con il calcio tedesco?
“Questa squadra è cresciuta molto, soprattutto sotto l’aspetto della condizione fisica. Sono molto contento della crescita di tutti. Io penso che la partita contro il Benfica abbia dimostrato la nostra crescita anche in questa competizione, ed è quello che dovremo rifare domani. Il mio rapporto con la Germania? Rimane un rapporto di sei mesi, poi la mia famiglia è tornata in Italia quindi a parte qualche battuta e qualche parente mi fermo qui”.
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