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Venezia, Di Francesco: “Non bastano le prestazioni. Obbligati a fare mercato”

Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia, ha parlato così in conferenza stampa dopo il pareggio contro il Parma.

C’è soddisfazione o amarezza?
“Il peccato è esserci fatti gol da soli su un’ingenuità. Inviterei tutti a guardare la formazione che è scesa in campo, non avevamo sostituzioni. Posso solo fare i complimenti a questi ragazzi, che hanno fatto una prova di sacrificio. Ottimo primo tempo, mi aspettavo un calo nella ripresa. Bisognava reggere i primi dieci minuti della ripresa”.

Quanti punti potevate fare per le prestazioni mostrate?
“Oggi facevo fatica a metter giù la formazione. Non bastano le prestazioni, non possiamo permetterci certe ingenuità se vogliamo recuperare posizioni in classifica. Sono sereno, è una squadra viva che crede in quello che fa. Poi c’è il mercato per risolvere le situazioni dove siamo in emergenza”.

Cosa si aspetta dal mercato?
“Stiamo lavorando, vogliamo metter giocatori nel reparto arretrato, è rimasto solo Idzes. Serve qualcosa in quella zona, abbiamo perso anche Sverko rispetto alla gara contro l’Inter. Il mercato è parte del momento. Non ci sta aiutando con giocatori come Candela, in procinto di lasciare ma oggi titolare”.

Eusebio Di Francesco Venezia (Getty Images)

Senza i rinforzi richiesti, la squadra può competere per salvarsi?
“Siamo obbligati a fare mercato. E’ inevitabile fare aggiunte, oggi a centrocampo è entrato Condé che però è un giocatore da metter davanti alla difesa non una mezzala. La società sa cosa serve, io sono sereno. Le prestazioni nascono da cosa viene fatto in allenamento e poi ritrovato in partita”.

Che prospettive ha Stankovic?
“Rispetto all’inizio grazie alla fiducia ha trovato consapevolezza, sta dando grande continuità. Gli auguro il meglio ma deve continuare a lavorare con grande umiltà”.

Si aspettava un Parma remissivo?
“Abbiamo interpretato la gara al meglio, abbiamo spinto con i braccetti, nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo ma abbiamo palleggiato. Ho ragionato molto sulla mia squadra e sui miei giocatori, per dare una mano ai giocatori fuori ruolo. Lavoro tecnico-tattico, le motivazioni vengono da sole”.

Federico Calabrese

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