Jannik Sinner deve fare i conti ancora con la vicenda del doping. Arriva un annuncio choc con conseguente polemica: “Non doveva farlo”
Il caso doping di Jannik Sinner adesso ha una data entro il quale verrà discusso: metà aprile, non prima. Fino a quella data il numero uno al mondo dovrà andare avanti con il fardello di questa possibile spada di Damocle che pende sulla sua testa e che potrebbe significare squalifica con conseguente stop che gli porterà a perdere diversi punti per il ranking ATP.
Si vedrà. Intanto il suo 2025 è cominciato con la difesa dell’Australian Open, dove l’altoatesino vuole essere protagonista dopo aver conquistato il trofeo dodici mesi fa. Si presenta da detentore e da numero uno al mondo, forse il meglio possibile. Nel primo turno si è sbarazzato senza troppi problemi di Jarry. L’occasione è stata propizia però per innescare una nuova polemica!
Caso doping Sinner, scoppia una nuova polemica!
Era stato il rivale dell’azzurro, infatti, ad accendere la miccia, qualche giorno prima dell’incontro quando aveva polemizzato con l’ATP lamentando una disparità di trattamento con l’italiano sul caso doping. “Peccato che io non abbia avuto il suo stesso supporto e trattamento“, aveva detto, con riferimento ad una squalifica di un anno ricevuta in carriera per motivi analoghi. Nonostante questa amara frase, tra i due c’è comunque stata una (fredda) stretta di mano a fine match. Ed è qui che è scoppiata la polemica!
Nel corso del podcast “La telefonata” tra Paolo Bertolucci e Adriano Panatta, il primo è andato giù duro su quanto accaduto. Prendendo, naturalmente, le parti, del classe 2001 e attaccando il suo avversario di giornata. “Il cileno è stato davvero maleducato quando ha detto che lui è stato squalificato un anno e la sua positività è stata trattata diversamente da quella di Jannik. Poi non so com’è andata ma c’è una cosa molto grave che ha fatto che a mio parere non doveva fare!”, arringa.
Il noto commentatore si riferisce alla fredda stretta di mano tra i due. “Non capisco” si scalda, prima di entrare a gamba tesa: “Perché stringere con sufficienza la mano a Sinner? Cosa c’entra Jannik? Lui avrà subito pure un’ingiustizia ma non si può dare sicuramente la colpa di ciò all’italiano”, chiude un amareggiato e infervorato Bertolucci. Un episodio sul quale, comunque, non ha dato peso nemmeno lo stesso Sinner che si è fatto scivolare tutto addosso come spesso fatto nel corso della sua carriera, senza replicare ma facendo parlare solo il campo.