Scandalo nel tennis, partite truccate? La polizia ha indagato su un ex Top20

Mentre tutti gli occhi sono puntati sugli Australian Open, una notizia clamorosa rischia di scuotere il mondo del tennis.

Gli Australian Open sono il primo Grande Slam della stagione. Tutti i riflettori sono puntati sulla competizione che si sta svolgendo proprio in queste ore a Melbourne e che vedono impegnati, tra gli altri, diversi atleti italiani. Se è già finita l’avventura di Matteo Berrettini, eliminato al secondo turno da Rune, prosegue spedito il percorso di Jannik Sinner, che punta alla difesa del titolo conquistato nella passata stagione. Ancora in corsa anche Sonego e Musetti, mentre tra le donne c’è Jasmine Paolini, che affronterà tra poco Eliana Svitolina.

Intanto, però, una notizia che arriva proprio dall’Australia rischia di gettare pesanti ombre sul mondo del tennis. Secondo il quotidiano The Age, la polizia avrebbe indagato nell’ultimo periodo su un paio di partite sospette e potenzialmente truccate, su cui è stato riscontrato un flusso di scommesse decisamente anomalo, con vincite anche da centinaia di migliaia di euro.

Partite truccate nel tennis? Le indagini su Bernard Tomic

Il tennista australiano ed ex numero 17 ATP Bernard Tomic sarebbe stato negli scorsi mesi oggetto di un’indagine da parte delle autorità per presunte partite truccate. Al momento, però, non sarebbero state trovate prove sufficienti a suo carico. Questo è quanto emerge dal reportage di The Age, uno dei principali giornali australiani, che segnala come le investigazioni siano partite dalla segnalazione di due partite sospette. La prima sarebbe la sfida di qualificazione agli Australian Open contro Roman Safiullin nel 2022, mentre l’altra sarebbe quella contro Quentin Hallys, in un challenger in Turchia alla fine del 2021.

Tomic partite truccate tennis
Bernard Tomic indagato per partite truccate, per ora non ci sono prove (Screenshot canale YouTube Australian Open) – sportitalia.it

A sollevare i dubbi sugli incontri sarebbe stato l’atteggiamento in campo particolarmente distratto e remissivo da parte di Tomic, spesso disconnesso dalla partita e protagonista di diversi errori gratuiti. A far scattare però il vero campanello d’allarme è stato l’ingente flusso di scommesse registrato da alcuni siti di betting australiano sugli esiti delle due partite. Grosse cifre sulla vittoria di Safiullin, se non addirittura sul numero esatto di set in cui si sarebbe completato il match, con vincite oscillanti tra i 10.000 e i 180.000 dollari, con modalità addirittura vietate secondo le norme vigenti in Australia. Al termine di quella stessa partita, poi, Tomic avrebbe affermato di essersi sentito male e successivamente risultato positivo al Covid.

Secondo The Age, l’International Tennis Integrity Agency (ITIA) ha esaminato la questione, sequestrando il telefono di Tomic e indagando su quanto riferito dall’australiano per analizzare la veridicità di certe sue affermazioni. L’indagine però sarebbe stata archiviata per mancanza di prove sufficienti a poter sporgere denuncia. Dunque, attualmente sarebbe tutto fermo e concluso con un nulla di fatto, ma non si esclude che l’emersione di nuove informazioni possa portare alla riapertura del caso.

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