Alla vigilia di Juventus-Milan, Sergio Conceição è intervenuto per presentare la sfida coi bianconeri.
Terza volta che Milan e Juve si affrontano nell’ultimo mese e mezzo: che partita si aspetta?
“Ci sarà equilibrio, sono squadre forti. Entrambe hanno giocatori molto interessanti, ma tutte le partite sono diverse. Domani dobbiamo affrontare una squadra che ha fatto una bella partita contro l’Atalanta, noi per quello che abbiamo a disposizione a livello di tempo stiamo lavorando su piccole cose che per me sono grandi cose. Ma abbiamo poco tempo, ci sono tante partite, partite importanti. Fino agli inizi di febbraio giochiamo in Champions, campionato e Coppa Italia. Dobbiamo essere pronti, dobbiamo avere l’atteggiamento giusto per arrivare ai nostri obiettivi“.
Come sta Pulisic?
“Pulisic è fuori, non mi va di bluffare. Ha ancora un po’ di fastidio e non voglio rischiare. Non è niente di grave, ma se gioca una ventina di minuti rischia di aggravare la sua situazione è non voglio“.
Camarda è pronto?
“È giovane, ha la sua strada da percorrere, ma parte da una base importante: ha fame, talento e voglia“.
La Juve si è rinforzata, il Milan ancora no…
“A me non piace tanto il mercato di gennaio: è aperto per troppo tempo e crea sempre emozioni non positive nei giocatori. Il gruppo va equilibrato. Per me non è la cosa più importante oggi il mercato. Io sto parlando con la dirigenza. Sapete che non è facile acquistare giocatori che possano dare qualcosa in più a questo gruppo. Cerchiamo di parlare tra di noi e siamo d’accordo su quello che vogliamo“.
Vuole più un difensore, un centrocampista o un attaccante?
“Voglio una vittoria domani. Capisco la vostra curiosità, ma il mio pensiero è sulla partita. Non faccio un giro di parole per non rispondere sul mercato“.
Fofana e Bennacer sono sembrati in difficoltà nelle ultime uscite, possono coesistere?
“Con il lavoro. Il mio lavoro è quello. Ogni giocatore ha le sue funzioni e deve sposarsi bene con gli altri. Non credo che Bennacer e Fofana non possano coesistere, anzi. Domani giocheranno entrambi. Normalmente non dico chi gioca, ma la formazione che esce sui giornali è sempre giusta, ma non è una critica. Possono coesistere, ma devono capire cosa fare quando abbiamo la palla per arrivare ad attaccare con equilibrio. Vogliamo equilibrio per non prendere la transizione degli avversari“.
Andrai all’intervista pre-partita domani?
“Mando qualcun altro. È impossibile. Non mi viene neanche il pensiero giusto, poi magari dico cose non giuste perché sto pensando altre cose“.
Maignan capitano?
“Ho visto che c’erano polemiche sulla fascia di capitano. Ma per me non è importante quello. Tutti devono parlare. Io ho scelto, ma loro non se ne devono preoccupare: Mike si deve preoccupare di non prendere gol e poi ha anche la sua personalità che a me piace, perché è un vincente. Theo uguale, ha superato una leggenda come Paolo ed è un grandissimo giocatore. Per me è un piacere allenarli“.
Sta mancando l’ampiezza sui terzini?
“Stiamo lavorando anche su questo. Se giochiamo con 3 centrocampisti voglio l’ampiezza. A volte può essere un esterno, altre può e deve essere un terzino, ma anche un centrocampista. L’ampiezza è assolutamente necessaria nel gioco“.
Alcuni giocatori non stanno bene perché giocano sempre? Tomori resta al Milan?
“Hai iniziato bene e finito male, non parliamo di mercato oggi. L’aspetto fisico è importante, ma mancano 6 mesi eh, non siamo a fine stagione. Abbiamo 80 persone che lavorano in diversi campi: nutrizionisti, abbiamo tutto qua. È una questione mentale, ma si lavora anche su questo e stiamo lavorando anche su questo. Il potenziale alcune volte non viene scoperto perché non si esce dalla comfort zone. Domani il limite poi sarà ancora più alto, bisogna mettersi una carota davanti. Si pensa che stando al Milan si sta bene così, ma non va bene. Il fisico è importante, ma è importante come ognuno parla con se stesso e se può dare di più, anche se non sei così al top fisicamente“.
Ha trovato la formula segreta per avere più continuità da Theo e Leao?
“Penso che questa continuità è sempre legata agli allenamenti. Loro fanno recupero il giorno dopo la partita, poi c’è il secondo e poi al terzo giorno già si parla della partita. Oggi ho parlato con Leao, ha una capacità incredibile sui test fisici. Ci sono indicazioni su questo, può fare molto di più a questo livello. E io lavoro su questo. Dentro il suo gioco migliorerà sicuramente i numeri: non voglio che sia contento con 10 gol, deve puntare a farne 20. Sa cosa deve migliorare, ne ho parlato con lui. Ora andare sul campo è difficile perché ci sono troppe partite, ha capito su cosa migliorare ed è un bell’inizio per me“.
Due punte?
“Il punto non è giocare con due punte, ma le due punte con i due esterni offensivi: la squadra non è preparata per quello. Quando c’è da rischiare, io rischio con quattro attaccanti. Ma l’equilibrio è molto importante. Con il tempo di lavoro che abbiamo sarà difficile, ma a me piace giocare con le due punte. Non sarei intelligente a proporlo così: i giocatori non sono adatti ora per fare questo modulo“.
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