Yuki Tsunoda è stato ancora una volta bocciato dalla Red Bull, che ha promosso Liam Lawson al fianco di Verstappen.
È stato un dicembre molto movimentato in chiave “calciomercato” per quanto riguarda la Formula 1, che tra circa un mese e mezzo ripartirà con diverse novità in griglia. Quasi tutte le scuderie hanno deciso di mescolare le carte in vista del 2025, a partire dalla Ferrari che ha sostituito dopo 4 anni Carlos Sainz per suggellare il tanto atteso matrimonio con Lewis Hamilton. Tra i tormentoni principali di fine stagione, però, ha inevitabilmente fatto rumore l’avvicendamento in casa Red Bull.
Il team di Milton Keynes ha salutato, con anche una ricca buonuscita, il messicano Sergio Perez, dopo che gli aveva rinnovato il contratto proprio nel pieno dell’ultima stagione. Una mossa sorprendente, dettata probabilmente dai risultati negativi del pilota e da un rapporto che, evidentemente, era arrivato alla fine del suo ciclo. La scelta, dopo un serrato testa a testa, è ricaduta alla fine sul giovane Liam Lawson, che, seppur con poca esperienza in Formula 1, è riuscito ad avere la meglio su Yuki Tsunoda.
Per il giapponese, entrato a far parte del Red Bull Junior Team nel 2018 e stabilmente in pista con la Racing Bull da quattro stagioni, è arrivata dunque di una nuova bocciatura. Lo stesso team principal, Helmut Marko, riflettendo sul suo futuro ha dichiarato che la scuderia dovrà prendere nei prossimi mesi una decisione, dato che questa sarà la sua quinta stagione nel team satellite della Red Bull.
Nel corso di un’intervista rilasciata recentemente ad Autosprint, Yuki Tsunoda ha parlato proprio di questa esclusione, dichiarando di sentirsi probabilmente marchiata da un approccio non proprio positivo con la Formula 1: “Credo che in parte sia anche colpa mia, perché non ho subito performato senza difficoltà nel mio primo anno. E questo ha dato un po’ un’immagine di chi sono”.
Il pilota poi prosegue, affermando di non sentirsi pienamente apprezzato, ma ribadendo che continuerà a spingere al massimo in questa stagione per mostrare alla Red Bull di essersi sbagliata sul suo conto: “Nel 2024, anche se ho fatto bene, ho avvertito di non aver avuto il credito che probabilmente è stato dato ad altri piloti. Ma è andata così e io dovrò solo continuare a fare quello che faccio, andare forte in pista e dimostrare che si sono sbagliati. Devo solo dare (alla Red Bull, ndr) meno scuse o ragioni per cui non mi hanno messo in quel sedile. Mi concentrerò su quello che posso controllare e accettare tutto il resto. Sono sicuro di poter fare un lavoro migliore di quello che credono io possa fare”.
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