Bologna, a San Siro un pareggio che vale come una vittoria

Terza gara senza vittorie per il Bologna di Vincenzo Italiano. Dopo la sconfitta di fine anno contro il Verona e il pareggio beffa contro la Roma, entrambi al Dall’Ara, la squadra di Italiano ha raccolto un altro pari per 2-2 contro l’Inter. Un mese circa, ormai, senza vittorie per la formazione del tecnico di Karlsruhe che avrebbe in questo periodo anche potuto recuperare più di qualche punto alla Juventus e guadagnato vantaggio sul Milan. Tuttavia, il pareggio raccolto ieri in casa dell’Inter ha il valore di una vittoria per la squadra emiliana. Il 2-2 contro i nerazzurri, anche per quella che è stata l’evoluzione del match.

Bologna, il pareggio della consapevolezza

Nelle ultime tre gare, il Bologna deve fare un po’ di mea culpa. Ha subito 7 reti, con diversi errori difensivi che non rendono onore al livello del reparto difensivo rossoblù. Tuttavia, se si vanno ad analizzare le gare i rossoblù hanno perso, tranne quella col Napoli, sono state tutte condizionate da situazioni di inferiorità numerica. Circostanze che hanno inevitabilmente messo in crisi anche la fase di non possesso della squadra rossoblù. Il pareggio di ieri, le due reti subite (soprattutto la seconda), fanno parte del gioco del calcio. Di fronte ad un avversario più forte, i rossoblù non hanno mai rinunciato al loro modo di giocare e hanno avuto ragione.

La sensazione è che il pareggio di San Siro per tutto ciò che significa, anche in termini di classifica (-2 dalla Juventus, con una gara in meno da giocare contro il Milan, che insegue il Bologna ad altrettanti due punti di distanza), sia come una vittoria. Una certificazione ulteriore, a chiusura del girone di andata, che anche quest’anno i felsinei sono una concorrente per le coppe europee. Non è chiaro ancora per quale coppa, ma comunque vada, che si tratti di Champions, Europa e Conference League, sarebbe un segnale di crescita per tutto il club.

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