Il tennista romano ha ammesso il suo scatto di rabbia durante gli Australian Open: non è riuscito a resistere
Per Matteo Berrettini è il momento di tirare le somme e capire quel che potrà ancora dare al tennis ad alti livelli. Dopo il trionfo in coppa Davis dello scorso novembre, il tennista romano è chiamato a dimostrare di poter tornare quello di qualche anno fa quando era tranquillamente in top 10.
La situazione è cambiata, con il 28enne che sta cercando di risalire il ranking dopo il crollo dovuto ai due anni condizionati dai tanti infortuni patiti. In Australia sono arrivati segnali incoraggianti con la vittoria in quattro set al primo turno contro Cameron Norrie e la partita contro Holger Rune nel secondo match degli Australian Open.
Berrettini ha mostrato di essere in palla e con la fiducia che cresce potrebbe anche rivedersi il tennista che aveva fatto innamorare l’Italia prima ancora che esplodesse la Sinner-mania. Certo qualcosa è da migliorare, ma il romano dimostra di conoscere molto bene sé stesso e di sapere come cambiare le sorti del match quando le cose girano male.
Lo ha fatto anche contro Norrie dopo aver perso il primo set al tie-break: tutti hanno notato un cambio di ritmo dell’italiano e lui stesso nella conferenza post partita ha ammesso di essersi arrabbiato non poco.
Berrettini e il successo su Norrie: merito della rabbia
Non ha nascosto Berrettini di aver basato proprio sulla rabbia la sua rimonta. Non era contento di quanto ottenuto nel primo set, della prestazione messa in campo nei primi game ed allora si è arrabbiato con sé stesso, sfruttando questo sentimento per ribaltare la partita.
“Nel primo set potevo giocare meglio e ottenere qualcosa in più – le sue dichiarazioni –, ma il tennis è così. Ho utilizzato la rabbia per reagire e per caricarmi, specialmente nel secondo set“. Una volta rimessa la partita in carreggiata Berrettini si è poi sciolto ed ha potuto ottenere la vittoria senza particolari problemi, sfruttando anche qualche miglioramento fatto rispetto alle sue precedenti stagioni.
Proprio riferendosi al 2022, anno in cui ottenne le semifinali a Melbourne, Berrettini ha spiegato di essere migliorato in alcuni aspetti, ma ha anche ricordato come “nel tennis sono davvero importanti la fiducia ed il livello delle partite che giochi“. Così basta perdere un po’ di sicurezza per veder sfumare la possibilità di una vittoria importante. Ed è per questo che l’italiano sta lavorando anche su questo aspetto: sentirsi più forte, per diventare più forte. Anche sfruttando a suo favore la rabbia.