Squalifica Sinner, ormai è una certezza: “Ridicoli”

Il caso doping che riguarda il tennista italiano continua a tenere banco: spunta la certezza sulla sospensione

Cosa succederà a Jannik Sinner? La domanda non può che inquietare tutti quanti sostengono il tennista italiano. Il caso doping continua ad agitare le giornate del numero 1 al mondo e dei suoi fan, sospesi tra la gioia per i risultati del campo e la paura che tutto possa svanire.

Sinner intervistato dopo il debutto agli Australian Open
Squalifica Sinner, ormai è una certezza: “Ridicoli” (Screen Youtube EuroSport Italia) – Sportitalia.it

A decidere sarà inevitabilmente il Tas di Losanna che ha fissato per aprile (il 16 e il 17) l’udienza in cui si discuterà del ricorso della Wada contro la decisione dell’Itia di prosciogliere dalle accuse Sinner. Il caso è ormai di dominio pubblico con il tennista italiano trovato due volte positivo al clostebol durante il torneo di Indian Wells nel 2024. Impugnata la sospensione preventiva, Sinner è stato poi assolto dall’agenzia indipendente dopo un lungo procedimento durato mesi.

L’Itia, infatti, ha ritenuto che al 23enne altoatesino non potessero essere contestati dolo o negligenza per la presenza di una quantità infinitesimale di clostebol nelle sue urine. L’agenzia ha dato credito alla versione del tennista secondo cui la positività era da far risalire ad una contaminazione involontaria durante un massaggio effettuato dall’ex preparatore Giacomo Naldi che, in quei giorni, si era curato una ferita ad un dito con il trofodermin.

Sinner, dalla Germania arriva la sentenza

Una versione a cui ha creduto anche la Wada che ha però impugnato l’assoluzione, in quanto convinta che nel comportamento di Sinner sia da rinvenire una negligenza.

Sinner intervistato sul campo a Melbourne
Sinner, dalla Germania arriva la sentenza (Screen Youtube Eurosport Italia) – Sportitalia.it

Dovesse passare la tesi dell’agenzia mondiale antidoping, per il tennista italiano ci sarebbe una squalifica da uno a due anni. Dovrebbe andare proprio così secondo Fritz Sorgel, direttore dell’Istituto di ricerca biomedica e farmaceutica di Norimberga. Il medico ha attaccato Sinner in maniera pesante, chiedendo lo stop per l’italiano: “Dovrebbe essere sospeso perché ogni atleta è responsabile di ciò che immette nel proprio corpo. Se non lo fosse – la sua conclusione netta -, l’Agenzia mondiale antidoping si renderebbe ridicola“.

Una dura presa di posizione dunque nei confronti del numero 1 al mondo, attualmente impegnato agli Australian Open dove è arrivato al secondo turno battendo il cileno Jarry in tre set. Anche a Melbourne il caso doping lo sta accompagnando, diventando una presenza ingombrante nelle sue giornate. Purtroppo per lui la decisione finale arriverà soltanto tra tre mesi e servirà mostrare tutta la sua forza mentale per affrontare questa situazione continuando a giocare e vincere come fatto finora.

Change privacy settings
×