L’atleta, tra i più chiacchierati dell’intero circuito, non ha lasciato dubbi quando ha parlato in conferenza stampa
Era uno dei più attesi del circuito per questo Australian Open. Tra i nomi cerchiati di rosso per il primo Slam dell’anno era presente anche il suo che però ha sorpreso tutti. Non tanto in campo, ma con le sue dichiarazioni post prima partita in conferenza stampa.
Il torneo australiano è già entrato nel vivo con le prime giornate che stanno regalando sia solide certezze da parte dei favoriti sia alcune sorprese che entusiasmano il pubblico di Melbourne. Come detto però c’è stato un fulmine a ciel sereno circa le voci sul ritiro.
Nessun dubbio: “Non tornerò qui”
“Realisticamente non credo di vedermi più giocare in singolo qui”. Poche parole, ma che valgono tantissimo quelle di Nick Kyrgios. Il tennista padrone di casa era carinissimo per lo Slam nella sua Terra Natale, anche se il suo avvicinamento al torneo è stato più famoso per altre vicende.
Kyrgios infatti ha letteralmente tartassato Jannik Sinner per la questione doping e possibile squalifica, di cui sapremo meglio a metà aprile. Detto ciò, l’azzurro ha risposto con il suo solito modo pacato e telegrafico, affermando di non voler rispondere al collega.
Quando però dalle parole si è passato ai fatti quindi sul campo, Feranley ha battuto agevolmente in tre set Kyrgios: “ È stato speciale, Prendere quel momento e viverlo è stato piuttosto bello. Sapevo di avere il doppio quindi ho cercato di godermi tutto stasera in quei momenti”
Il motivo della sconfitta secondo Kyrgios è da associare alle condizioni fisiche: “Sono rimasto davvero colpito dal suo livello, colpisce la palla in modo molto aggressivo. Sapevo che stasera sarebbe stata dura con le mie condizioni fisiche prima del match, ero consapevole che il mio servizio sarebbe stato molto limitato. Ma vedere i fan aspettare per quattro, cinque ore, anche solo il numero di persone che erano lì a supportarmi ha reso difficile arrendersi. Sarebbe stato molto facile mollare. Ho cercato di fare il meglio che potevo nelle condizioni fisiche in cui mi trovavo”