Simon Kjær ha deciso di dire addio al calcio in un’intervista a TV 2 Sport: “Adesso è davvero il momento giusto per chiudere questo capitolo. Non è una decisione che ho preso dopo l’estate, ma a cui avevo pensato prima dell’Europeo. Nell’autunno scorso avevo capito che il mio tempo a Milano forse stava per finire. Cosa sarebbe accaduto? Non ho avuto assolutamente bisogno di annunciare nulla a nessuno tranne che a me stesso. Da qui ci sono stati molti componenti che hanno influenzato il futuro. I bambini, la famiglia, la Nazionale e il Milan, il club dei sogni. Ci sono state tante cose che hanno fatto sì che dopo l’Europeo finisse così: ho aspettato che arrivasse qualcosa, ma dovevo decidere in primis per la mia famiglia e poi per l’aspetto sportivo. Non mi pento di nulla. Non mi manca nulla in questo senso”.
Dopo essere rimasto svincolato dopo la fine del contratto con il Milan, con cui ha vinto uno Scudetto, ha raccontato le emozioni dell’ultimo esperienza in rossonero: “Il finale l’ho vissuto a San Siro e quell’esperienza… sapevo benissimo che quella era la fine. Non ho avuto assolutamente bisogno di riferire nulla a nessuno tranne che a me stesso. Guardando indietro, avrei potuto facilmente rendere il ritiro ancora più grande e fare una tappa ancora più grande dopo Milano. Ma non ne ho bisogno. Non era importante per me ricevere un addio così grande”.