Scrivevo 7 giorni fa: “Attenzione, per quanto a Napoli facciano i pompieri per non disturbare il manovratore, il georgiano però è ormai un caso. Non solo tecnico, sempre meno nelle grazie di Conte, ma anche o soprattutto contrattuale: ecco un altro sul quale ci hanno raccontato che il rinnovo fosse una formalità, ma un anno e mezzo dopo ancora non è arrivato nulla (…) non dimenticate che l’estate scorsa Kvara sarebbe andato al PSG per 10 milioni di € a stagione”.
Ed eccoci qua.
Inutile aggiungere come a seguito di quell’editoriale arrivò il solito florilegio di insulti e di “attacchi Napoli”, “ce l’hai con Napoli”, “eh vi piacerebbe ma dovete rosicare” etc. e compagnia sviolinante di siti e editorialisti in missione per conto di Dio per difendere Napoli dalle infamità degli invidiosi.
E invece guarda un po’, 7 giorni dopo stiamo a parlare di Kvaratskhelia sul punto di essere paracadutato su Parigi.
Il PSG che offre 80 milioni; De Laurentiis che decide di prendere il malloppo pur rinunciando a una decina di milioni, spaventato dal momentaneo epilogo di Osimhen; Kvaratskhelia che già da quest’estate ha l’accordo per i 10 milioni. Tutto già fatto? Quasi. Il PSG attende di fare cassa per Kolo Muani, ci sono termini di pagamento da definire, ma a questo punto sarebbe sorprendesse saltasse.
Tutto bene? Insomma. La logica di ADL si può comprendere: se il giocatore ormai è orientato là, inutile allungare il brodo. Rimane però il dispiacere di vedere partire il campione più illuminante degli ultimi 3 anni in Serie A, uno di quei 2-3 per cui comunque vale la pena comprare un biglietto.
E quindi tutti contenti? Tranne uno. Perché è ovvio che Conte è un Vesuvio dormiente. Sia ben chiaro che Kvara parte perché Conte ha dato il nullaosta. Ma nullaosta non vuol dire che sia una cosa che tu voglia.
Conte acconsente alla cessione perché il georgiano ha solo un rendimento discreto e non è più imprescindibile, perché la sua motivazione è da un’altra parte, e perché David Neres è salito al punto dove ci si aspettava. Ma Conte dice: “Mi avete dato una squadra con Kvara e Neres; mi dite che dobbiamo lasciarlo partire; vi dico di sì, ma dovete sostituirlo, e farlo all’altezza”.
E visto che, pur se non in forma, sostituire il georgiano immediatamente con un altro non è esattamente possibile, allora ce ne vorranno 2: e quindi Chiesa e Zhegrova. Perché i soldi ci sono, perché Chiesa può tornare grande ma Conte si aspetta un paio di mesi per rivederlo al suo livello, perché Zhegrova è una delle sensazioni di questa Champions ma rimane l’incognita del rendimento in un ambiente pieno di pressioni, e dunque ti serve sia l’elemento con esperienza che quello con esplosività. Altrimenti, state sicuri che Conte non tacerà.
Ricordate, solo 10 giorni fa diceva: “Io il mercato di gennaio lo abolirei. Speriamo solo di non fare danni…”. Ah, nel frattempo Conte aveva anche chiesto Skriniar: ma per ora Aurelio ha declinato, spiegando che non può caricarsi un altro stipendio così pesante per un trentenne (a febbraio) in crisi, dopo quello di Lukaku.
Campione che va, campione che viene. Eh magari Rashford avesse la qualità che porta via Kvaratskhelia. Da un anno e mezzo l’inglese è desaparecido, e la situazione ambientale con il Manchester United è talmente inacidita che conviene a tutti gettare sale e non far crescere più niente. E’ stato offerto a tutte le big d’Italia, e quella che ha dato maggior feedback è il Milan.
Feedback è un eufemismo, perché ogni giorno la trattativa avanza. Lo United diceva solo prestito con obbligo, e stipendio a carica del Milan. I rossoneri hanno chiesto prestito con diritto, e compartecipazione di questi restanti 6 mesi di stipendio (1 milione al mese).
Era un no secco quello dello United, ma nel giro di 48 ore è diventato assenso al contribuire a pagare il salario di questa metà stagione, circa il 40%.
E visto quanto velocemente si siano convinti, adesso a Casa Milan sono persuasi che tenendo il punto si possa ottenere il bersaglio grosso. Certo, il difficile viene ora, perché quello che conta dei soldi si gioca tra diritto e obbligo, non certo sul paio di milioni per lo stipendio. Ma le possibilità sono già aumentate sensibilmente, e insomma tornasse anche solo al 70% Rashford sarebbe un’iniezione imponente.
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