La rivelazione del tennista serbo fa nascere una nuova polemica pochi giorni prima dell’inizio degli Australian Open
Per Novak Djokovic gli Australian Open sono il torneo di ‘famiglia’: ben dieci le vittoria nell’happy slam per il campione serbo, attualmente numero 6 del ranking.
La superficie di Melbourne si è rivelata congeniale per il gioco del fuoriclasse, l’unico dei big three rimasto ancora in attività. Vuole tenere alta la bandiera dei ‘grandi vecchi’ Djokovic che si presenta al primo Major dell’anno con la voglia di riprendersi lo scettro scippato da Sinner lo scorso anno. Non vince dal 2023, mentre l’anno precedente fu costretto a saltare il torneo a causa della nota vicenda relativa al suo status vaccinale.
Una situazione della quale è tornato a parlare Djokovic, facendo una rivelazione che scuote il mondo del tennis. Il serbo, atteso dal debutto contro l’americano Basavareddy, parla in maniera abbastanza esplicita di cibo avvelenato che gli avrebbero dato proprio nel 2022 nei pochi giorni trascorsi a Melbourne prima di essere costretto a lasciare l’Australia.
Il tennista ha concesso un’intervista a ‘GQ’ in cui è tornato sul quel difficile periodo, rivelando un retroscena che mette i brividi: gli hanno dato del cibo tossico.
Djokovic avvelenato: “Cibo con piombo e mercurio”
Novak Djokovic racconta i problemi di salute avuti al ritorno da Melbourne e spiega a cosa era dovuto il suo stato. “Mi sono reso conto che in hotel a Melbourne mi hanno servito del cibo tossico” le dichiarazioni del tennista.
Parole allarmanti: “L’ho scoperto appena tornato in Serbia e non l’ho detto mai pubblicamente. Dalle analisi è uscito che avevo in corpo un livello di metallo pesante molto alto, c’erano piombo e mercurio“. Una situazione difficile, fortunatamente conclusa senza conseguenze fisiche gravi per Djokovic.
“Stavo molto male, inizialmente sembrava una banale influenza – il racconto del campione serbo – . Nei giorni successivi però questo male che sembrava passeggero mi ha debilitato molto“. Così è stato necessario l’intervento di uno staff medico specializzato: “Ho avuto diverse ricadute e mi sono dovuto sottopormi ad esami tossicologici“. Proprio quelli hanno rilevato la presenza di piombo e mercurio nel sangue di Djokovic.
Una vicenda spiacevole e che getta una luce inquietante su quel che è accaduto a Melbourne in quei giorni di grandi polemiche. Fortunatamente tutto è finito per il meglio e Djokovic ora ha la testa soltanto sul primo match dell’anno e sul fare più strada possibile. L’obiettivo, Sinner permettendo, è tornare a vincere il ‘suo’ Slam.