“Quanto successo offusca innegabilmente la nostra immagine”. Il tennista numero uno al mondo è in attesa dell’esito del ricorso presentato dalla WADA
Fra poco Sinner tornerà di nuovo in campo all’Opening Week degli Australian Open. Dopo aver sconfitto in due set il padrone di casa Popyrin, avversario oggi di Alcaraz, il numero uno al mondo affronterà Tsitsipas in quello che sarà il suo ultimo test prima dello Slam australiano.
Non ci sarà alcuna diretta tv per l’incontro di Sinner sul cemento di Melbourne. Ma il duello con il greco, in vantaggio 6-3 sull’altoatesino, potrà essere seguito gratis sul canale youtube del torneo australiano oltre che su Discovery+ per i possessori di abbonamento alla piattaforma.
L’anticamera degli Australian Open, vedendola lato Sinner, è stata contraddistinta dalle dichiarazioni della CEO di Itia, l’International Tennis Integrity Agency. Karen Moorhouse è tornata con fermezza sull’argomento squalifica per positività al Clostebol del tennista azzurro, in relazione al ricorso presentato dalla WADA contro la sentenza di non colpevolezza o negligenza formulata ad agosto dal Tribunale Indipendente. Ricorso al Tas che l’Itia stesso ha riconosciuto.
Moorhouse: “Squalifica Sinner? C’è una complicazione”
“Se risulti positivo a una sostanza vietata, il punto di partenza per una possibile squalifica è di 4 anni – ha detto Moorhouse a ‘Tennis365’ – Qualora si può dimostrare che non sia stato intenzionale, essa si riduce a due anni. Nel caso di Sinner la complicazione è che il suo sia un prodotto non contaminato, dato che il fisioterapista usò sul suo dito il prodotto in questione che conteneva il principio attivo dopante. In tal caso, la squalifica va da uno a due anni”.
Boris Becker: “Il caso Sinner negativo per il tennis”
Dopo l’Itia sono arrivate le dichiarazioni di uno degli dei del tennis, Boris Becker. Al microfono di ‘Europort Germany’, il sei volte vincitore del Grande Slam non è stato tenero nei confronti di Sinner e di Iga Swiatek, anch’essa trovata positiva ma alla trimetazidina: “Questi casi sono negativi per il tennis. Va trovata una soluzione sensata, affinché tutto ciò non accada di nuovo”.
“Se due dei migliori professionisti del nostro sport sono coinvolti – ha aggiunto Becker – allora è dannoso. Quanto successo offusca innegabilmente la nostra immagine”. La Swiatek ha accettato la squalifica di 1 mese, mentre come noto Sinner è in attesa dell’esito del ricorso al Tas presentato dalla Wada. Il rischio, appunto, è una squalifica da uno a due anni.