Il coach di Carlos Alcaraz ha parlato senza mezzi termini delle possibilità dello spagnolo, lanciando anche un segnale a Sinner
A volte nel mondo dello sport le rivalità vanno ben oltre i confronti in campo. Inoltre, coinvolgono non solo atleti, ma anche membri dello staff, tifosi e allenatori.
Se da una parte tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, due astri nascenti del mondo del tennis, sembrano non esserci particolari dissapori, dall’altra potrebbe esserci qualcun altro che non la pensa allo stesso modo.
È proprio questo il caso di Juan Carlos Ferrero, allenatore di Alcaraz ed ex giocatore che ha parlato del suo beniamino.
Inoltre, sembra aver lanciato anche un segnale a Sinner, definendolo in modo ben preciso. Ecco quali sono state le sue parole.
Juan Carlos Ferrero, le parole sul 2024 di Alcaraz
Ferrero ha parlato della stagione di Carlos Alcaraz appena trascorsa al magazine iberico Punto de Break. In merito ai risultati nel 2024, l’ex numero 1 al mondo ha detto: “Firmare per un 2025 come l’anno appena concluso? Certamente. Se vinci un titolo del Grande Slam è sempre un anno buonissimo. Se poi ne vinci due, diventa impressionante. La stagione è stata rafforzata dai successi di Indian Wells e Pechino, ma naturalmente di là c’è un altro animale che ha vinto tutto quello che ha vinto”. A chi si riferisce Ferrero? Semplice, proprio a Jannik Sinner, definito dall’ex campione “un animale in campo” per la sua forza e la sua determinazione.
Il coach di Alcaraz ha poi continuato: “E qualcuno allora penserà che non sia stato un anno positivo. Io dico che si possono sempre migliorare degli aspetti: Carlos ha degli alti e bassi dentro la partita, qualcosa di mentale e non tanto tennistico. Ma lo vedo ogni giorno più maturo e cosciente sulle cose che devono essere migliorate. Mi piace molto come sta affrontando la preparazione prima della stagione: vedo che fa le cose con più testa, è centrato”.
La preparazione dello spagnolo
Il 2025 sarà l’anno del riscatto per certi versi per Alcaraz. Ferrero ha poi approfondito alcuni aspetti della preparazione del suo pupillo: “Differenze rispetto all’anno scorso? Abbiamo meno tempo. C’era un calendario molto serrato, abbiamo finito tardi. Ci piacerebbe avere più tempo per organizzare meglio le pause, ma dobbiamo adattarci. E stiamo lavorando per cambiare qualcosa nel servizio, in modo che abbia un po’ più di ritmo, che sia più fluido. Poi lavoreremo su piccoli dettagli come il dritto, su cui vogliamo che sia più killer”.
Infine, l’ultimo messaggio lanciato ancora una volta agli avversari, Sinner in primis: “Cosa deve diventare Carlos? Un giocatore da 10 sotto tutti i punti di vista”.