L’annata 2024 del poker si è conclusa con un dicembre all’insegna dello spettacolo, del bel gioco e di alcune grandi soddisfazioni per i giocatori italiani. Il merito va ai tre tour più importanti a livello mondiale.
La tappa praghese dello European Poker Tour (04-15/12/2024) ha stabilito i nuovi record di partecipazione per i Main Event Eureka ed EPT. In quest’ultimo torneo, l’azzurro Umberto Ruggeri ha sfiorato un clamoroso back-to-back di tavoli finali, chiudendo in 11ma posizione su 1.458 entries.
Poi è stata la volta delle WSOP Paradise (06-19/12/2024): uno show di grandi tornei, quasi tutti in chiave High/Super High Roller, con protagonista un field internazionale di campioni del poker. Il tutto organizzato nella splendida e festosa cornice delle Bahamas.
Nonostante i buy-in elevati, le World Series Of Poker Paradise hanno registrato ottimi numeri. Basta dare uno sguardo alle cifre del Main Event: 1.978 registrazioni da 25.000 dollari di buy-in ognuna. Il torneo si è concluso con la vittoria del cinese Yinan Zhou, ma sul gradino più basso del podio si è piazzato Mustapha Kanit il quale, con i 3,6 milioni di dollari incassati, ha stabilito la seconda vincita più alta mai realizzata da un player italiano in un torneo live di poker. La prima rimane quella di Dario Sammartino, grande amico di Kanit, ottenuta a Las Vegas nel ME WSOP 2019.
La stagione è terminata con il World Poker Tour Championship, svoltosi a Las Vegas dal 15 al 22 dicembre. Anche in questo caso la voglia di tornei live si è fatta sentire, nonostante l’iscrizione da $10.400. Lo statunitense Scott Stewart si è imposto su un field di 2.392 entries, con l’azzurro Andrea Dato che ha conquistato un ottimo 15° posto!
Numeri e giocatori a parte, il 2024 ha portato anche due novità regolamentari. L’EPT ha ridotto – già dalla tappa estiva di Barcellona – la quantità di tempo che i giocatori hanno a disposizione per decidere la propria mossa (nuova regola dello shot clock). Le World Series Of Poker, proprio in occasione del festival caraibico, hanno invece puntato il dito sul problema della Real Time Assistance (RTA) nei tornei live. Vediamo di cosa si tratta.
In sostanza, la Real Time Assistance rappresenta tutti quegli strumenti tecnologici che possono fornire un aiuto durante il gioco. Di solito viene usata su Internet, ma in alcuni casi la RTA può fare la sua comparsa anche in un torneo dal vivo, grazie alle nuove opportunità offerte da una tecnologia che è sempre più facilmente trasportabile e poco visibile (ne abbiamo parlato qui).
Il caso che ha sollevato la questione, peraltro già nota, si è verificato durante il Main Event WSOP 2024 di Las Vegas. Nel corso del final table, Jonathan Tamayo – poi vincitore finale – si è più volte alzato dal proprio posto al tavolo per conversare con alcuni spettatori. Erano quasi tutti giocatori professionisti amici suoi (il cosiddetto rail), tra i quali spiccano i nomi del grinder tedesco Dominik Nitsche e di Joe McKeehen, campione del mondo alle WSOP 2015.
Sia chiaro che il regolamento non vieta di farlo, ma in quella occasione alcune persone presenti in sala hanno notato che i sostenitori di Tamayo stavano utilizzando un laptop, sul quale sembra fosse attivo un software di assistenza in tempo reale. Questo ha sollevato un dubbio lecito: Tamayo si è preso un vantaggio sleale in quella circostanza?
Purtroppo, non ci sono prove concrete in merito all’utilizzo della RTA, né le WSOP avevano in quel momento una regola per prevenire potenziali controversie come questa. E così l’organizzazione ha deciso di metterci una pezza con una regola ad hoc, inserita proprio in occasione delle recenti WSOP Paradise.