Domani sera l’Inter si giocherà il primo trofeo della nuova annata calcistica. In terra araba, alle ore 20 italiane, i nerazzurri sfideranno il Milan, in un derby milanese dai molteplici significati. Per come ci arrivano le due squadre, per quello che potrebbe rappresentare e per come potrebbe cambiare il prosieguo della stagione.
La formazione di Simone Inzaghi ha battuto 2-0 l’Atalanta in semifinale grazie alla doppietta di uno scatenato Denzel Dumfries. I nerazzurri stanno continuando a dimostrare e mostrare una notevole solidità, sia sul piano tecnico-tattico ma, soprattutto, sul piano caratteriale. Esempio di questo discorso possiamo trovarlo nelle dichiarazioni di Alessandro Bastoni alla vigilia della semifinale. Alla domanda su chi preferirebbe tra Juventus e Milan in finale, il difensore ha risposto dicendo che “con entrambe avremo voglia di rivalsa perché in campionato, contro di loro, non abbiamo giocato bene”.
Il segreto di questa squadra sta proprio nella nuova mentalità, nel DNA vincente che Inzaghi ha saputo costruire. Perché l’evoluzione di Inzaghi in panchina è andata di pari passo con la crescita del suo collettivo: un binomio importante che non si snatura mai, e che domani vuole provare a conquistare un altro trofeo, per iniziare al meglio questo 2025 e dimostrare – se ancora ce ne fosse bisogno – di essere sempre la squadra da battere.
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