Il medico annuncia quel che già si temeva: la stagione è già finita, ora c’è da lottare per continuare la carriera
Le immagini facevano già presagire il peggio e le notizie che sono arrivate subito dopo i soccorsi non aveva rassicurato. Lo sport può essere anche questo: gioia e dolori, festa e dramma.
È tale quello vissuto da Cyprien Sarrazin, sciatore francese, uno dei più forti in discesa libera, specialità dove occupa il posto numero 2 nel ranking. Il campione transalpino prima di capodanno ha subito un bruttissimo incidente. Tutto è avvenuto a Bormio, il 27 dicembre: mentre percorreva la pista Stelvio, una delle più complicate, è caduto rovinosamente perdendo il controllo degli sci. Immediatamente soccorso è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Sondalo dove è arrivato con un ematoma intracranico acuto che si è poi aggravato.
Ora la situazione è sotto controllo, con lo sciatore che è stato trasferito a Lione dove inizierà una lunga riabilitazione che lo dovrà condurre a riacquisire le normali funzioni corporee prima e poi, la speranza di tutti, a riprendere la sua carriera.
Sarrazin torna a Lione: carriera a rischio
A spiegare le condizioni dello sciatore è Stéphane Bulle, medico della nazionale francese di sci alpino nel corso di una conferenza stampa.
Il medico ha spiegato che arrivato in ospedale le condizioni di Sarrazin si sono aggravate: “Si è verificata una compressione e abbiamo praticato un foro trepan, cioè abbiamo aspirato il sangue dall’interno dell’ematoma“. Ora che la situazione si è stabilizzata, lo sciatore è stato trasferito all’ospedale Medipole di Lione, con la convalescenza che ci sarà poi al centro Henry Gabrielle.
Una convalescenza che sarà molto lunga e complicata. Bulle ha spiegato che si tratterà di mesi e non di settimane e che lo sciatore fatica ancora a comunicare, pur essendo sollevato di essere tornato in Francia. L’obiettivo è metterlo in grado di fare ciò che fanno tutti: sedersi, alzarsi, mangiare, poi si valuterà il decorso e l’eventualità di un ritorno in pista. “Non ho assolutamente idea di dove si andrà a parare – ha spiegato ancora il medico in riferimento ad una ripresa dell’attività sportiva – . Non posso dirvelo. Ma in ogni caso, questo è il nostro obiettivo“.
Servirà però tempo e pazienza perché la riabilitazione sarà molto lunga e chiederà uno sforzo importante. La cosa principale però è aver superato il peggio e i medici sono ottimisti sulla piena ripresa dell’atleta.