Ogni anno il campionato di Serie B regala colpi di scena a non finire. Questa stagione non fa eccezione, ma la situazione di classifica è davvero curiosa. C’è una fuga verso la promozione, controllata dal Sassuolo capolista con 46 punti in 20 partite frutto di 43 gol fatti e 19 incassati. La formazione di Grosso è lanciata e si è riscattata domenica battendo il Cosenza in rimonta e con il brivido finale. Al secondo posto c’è il Pisa di Pippo Inzaghi, che sta macinando punti con una continuità notevole.
Domenica sera è arrivato il timbro al Ferraris contro la Sampdoria al termine di una partita sporca. Insomma l’ennesimo certificato di una prima parte di campionato davvero consistente sul piano del rendimento: i nerazzurri hanno totalizzato 43 punti con 36 gol fatti e 18 subiti. Concentrazione strutturale e dinamismo offensivo, così i toscani stanno volando in classifica.
Poco più dietro c’è lo Spezia di Luca D’Angelo, che di punti ne ha 38 ed è reduce dal ko di Bari. La formazione ligure è inciampata in un pari e in una sconfitta nelle ultime due, ma può trovare la quadra per risalire la china prima di subito. Al quarto posto c’è la Cremonese di Stroppa: 30 punti in 20 partite, la piazza grigiorossa s’aspettava qualcosa di più e nel mercato di gennaio il roster dovrà essere rivisto.
Sorpresa Juve Stabia: il collettivo di Pagliuca occupa il quinto posto della graduatoria: niente male per una neopromossa che fa dell’agonismo il punto prediletto dello sviluppo di gioco. Al sesto posto ecco il Catanzaro di Caserta, tra alti e bassi. Hanno gli stessi punti (27) il Bari di Moreno Longo e la Carrarese di Calabro che ha chiuso un 2024 straripante, vincendo i playoff di C da outsider, iniziando così così il campionato cadetto, proseguito invece con una serie molto positiva incentrata sugli ultimi 5 risultati utili consecutivi, che hanno migliorato notevolmente l’aspetto della classifica.
Fuori dalla zona playoff troviamo Modena, Cesena e la delusione Palermo (la sconfitta di Cittadella è l’ennesima prova deludente di un gruppo che non sta trovando la giusta quadra). Anche Brescia e Reggiana potrebbero ambire a qualcosa di più per non rischiare di finire il campionato nell’anonimo centro classifica. C’è spazio e tempo per rientrare, ma la classifica cadetta impone anche lo specchietto retrovisore. Guardarsi alle spalle, quando il rendimento è così deludente, non è mai una cattiva idea.