Le immagini sono davvero terrificanti per l’infortunio: l’atleta portato fuori in barella con compagni e avversari sconvolti
Immagini choc quelle che arrivano dal parquet della NBA. La partita tra i Pistons e Orlando è stata caratterizzata dal terribile infortunio accorso a Jaden Ivey nel corso del quarto quarto.
La guardia è finita a terra nel tentativo di recuperare una palla, travolta da Cole Anthony: lo scontro ha visto la gamba sinistra di Ivey restare praticamente schiacciata dal peso del corpo dell’avversario e compiere un movimento innaturale. Immagini terribili quelle provenienti da Detroit, dove i padroni di casa hanno comunque portato a casa la vittoria per 105 a 96 nella gara di mercoledì.
Risultato che passa però in secondo piano, con l’attenzione calamitata da quanto accaduto a Ivey costretto a lasciare il terreno di gioco in barella. Al momento dell’infortunio, i soccorritori hanno alzato un telo bianco per evitare che il pubblico potesse vedere le condizioni dell’atleta, lo stesso hanno fatto compagni e avversari provando a coprire la guardia stesa a terra molto dolorante.
Grande apprensione testimoniata anche dalle lacrime di qualche compagno di squadra come ad esempio Ausar Thompson. Particolarmente provato anche Cole Anthony, colui che in maniera involontaria ha causato il terribile infortunio.
Protagonista della partita con 22 punti, Ivey è stato accompagnato fuori dal parquet in barella e il responso degli accertamenti eseguiti ha confermato la gravità del problema: frattura del perone e operazione già eseguita.
Restano da valutare i tempi di recupero per la guardia dei Pistons: la franchigia di Detroit, nel comunicato con cui ha aggiornato sulle condizioni del cestista, ha affermato che ulteriori novità sul suo stato e sul recupero ci saranno tra quattro settimane. Servirà quindi almeno un mese per capire quando effettivamente Ivey potrà tornare a giocare, anche se i tempi di recupero non si preannunciano molto brevi.
Un duro colpo per i Pistons considerati i numeri in stagione: il 22enne ha una media di 17,4 punti a partita, con 4.2 rimbazi e 4 assist. La guardia stava vivendo la sua migliore annata in NBA, realizzando anche diversi record personali come la percentuale di triple realizzate (40,9%) e percentuale dal campo (46%): in totale ha iniziato tutte le trenta partite fin qui disputate con una media di quasi trenta minuti a partita.
Ora Detroit dovrà fare a meno di lui: la franchigia si trova al nono posto nella Eastern Conference con un ruolino di 15 vittorie e 18 sconfitte.
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