Da Castro a Domínguez: a Bologna si balla il tango argentino

Bologna è cuore e tradizione, passione per i propri colori. Dopo un calo iniziale, la formazione di Vincenzo Italiano si è rialzata nel migliore dei modi, risalendo una classifica che dopo le prime settimane era diventata già complicata. L’ex tecnico della Fiorentina ha ormai le sue certezze: ad agosto ha dovuto rinunciare a infortunati e a calciatori arrivati a Casteldebole in extremis, senza una preparazione adeguata per inserirsi nei suoi schemi di gioco. Con il passare del tempo, poi, c’è chi si è rivelato una certezza e chi si sta facendo scoprire. Se Bologna è passione e tradizione, allora ecco perché Benjamin Domínguez e Santiago Castro si stanno trovando a meraviglia sotto le Due Torri.

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Vincenzo Italiano (LaPresse) – sportitalia.it

Da Domínguez a Castro: a Bologna se baila el tango

Castro è sicuramente il leader offensivo su cui Italiano, giustamente, sta puntando. L’anno scorso, arrivato dal Velez, ha vissuto una seconda parte di stagione da attore secondario, oscurato dal talento dominante di Joshua Zirkzee. Ma qualcosa aveva comunque fatto vedere, con El Toto che aveva già dato l’impressione di poter diventare il fulcro principale dell’attacco rossoblù. Quest’anno i numeri gli stanno dando ragione: Castro segna più di Zirkzee, i movimenti sono diversi ma tutto in funzione di ciò che gli chiede Italiano. Una presenza costante nella zona in cui serve il collante perfetto tra centrocampo e attacco, la capacità di svariare su tutto il fronte offensivo (la sua prestazione contro il Monza, in Coppa Italia, è l’esempio perfetto).

Qualità, talento e sacrificio: la ricetta perfetta

Da Castro a Dominguez, da un ex Velez a un ex Gimnasia La Plata: Domínguez è sicuramente una delle sorprese più belle di questa ultima parte di Serie A. Si è presentato con carattere a Genova contro il Grifone, ha segnato contro il Monza in Coppa Italia fino all’ultima doppietta, contro l’Hellas Verona. Giocate importanti, talento cristallino e un’intesa con Santi invidiabile. Insieme non hanno mai giocato, ma la garra argentina che scorre nelle loro vene fa tutto il resto. Grinta, passione, sacrificio, talento e resilienza: a Bologna, adesso, si balla il tango argentino.

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