Atalanta, sfuma la finale di Supercoppa: non basta l’ingresso di tre pezzi pregiati nella ripresa

Settimo successo consecutivo dell’Inter, che si è confermata la bestia nera dell’Atalanta. La formazione di Gasperini si è arresa alla poderosa potenza della formazione di Inzaghi, che ha liquidato con due reti realizzati nel secondo tempo la truppa bergamasca. Che nella prima frazione aveva provato a ribattere colpo su colpo, anche se Gasperini aveva sorpreso un po’ tutti, lasciando inizialmente in panchina Ederson, Lookman e De Ketelaere, entrati quando l’Inter era già passata in vantaggio.

Uomo contro uomo, ma non basta

L’Atalanta ha adottato la consueta metodologia nello sviluppo offensivo e difensivo: il francobollo per cercare di impedire all’Inter il gioco fluido. Ma la squadra di Inzaghi ha creato tanto anche nel primo tempo, senza dare punti di riferimento in ogni zona del campo. Era già accaduto nel confronto in campionato, vinto per 4-0 dal Biscione, anche ieri l’apparato strutturale della Dea è stato messo in seria difficoltà dal collettivo di Inzaghi.

Non basta l’ingresso dei pezzi da novanta

Quando l’Inter passa in vantaggio Gasperini decide di mettere mano alla panchina, inserendo De Ketelaere, Lookman ed Ederson. La gestione della contingenza diventa difficile perché l’Inter si chiude senza concedere spazi, per poi ripartire e sfiorare a più riprese il tris. Ederson si vede negata la gioia della possibile riapertura dei giochi. L’Atalanta rimane ancora a bocca asciutta e ora si proietta sul campionato.

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