Kyrgios perde il singolare all’ATP 250 di Brisbane e il primo pensiero è andato a… Sinner. È successo l’impensabile con l’australiano.
Da un lato c’è Jannik Sinner che, nel 2024 da poco concluso, ha tagliato traguardi, collezionato record e raggiunto (e poi consolidato) il primo posto nella classifica ATP. Dall’altro c’è Nick Kyrgios che in più occasioni si è scagliato contro l’italiano per il ‘caso Clostebol’ e che ora è anche tornato a mettersi alla prova sul campo. L’ultima, in ordine temporale, è davvero impensabile.
Che Nick Kyrgios non digerisse la presenza di Jannik Sinner ai vertici del tennis mondiale è diventato ormai una cosa evidente e risaputa. Ma a stupire stavolta è stato il suo atteggiamento: una volta tornato in campo, dopo il doppio giocato in maniera vincente con Djokovic, l’australiano ha perso nel singolare e ha fatto i conti con la realtà.
Il suo obiettivo è quello di tornare agli Australia Open, ma perdendo a Brisbane ha anche “fatto i conti con la realtà”, come lui stesso ha dichiarato. Subito dopo queste affermazioni, è però anche tornato a parlare sui social e il suo primo pensiero è andato ancora una volta a Jannik Sinner.
Kyrgios perde agli ATP 250 di Brisbane e per prima cosa parla di Sinner sui social
C’è chi ha parlato di una vera ‘ossessione’ di Nick Kyrgios nei confronti di Jannik Sinner. Così ha ricostruito infatti l’accaduto ‘FanPage.it’, che ha riportato la risposta recapitata dal tennista e commentatore australiano ad un tweet del giornalista tedesco Bastien Fachan su ‘X’.
Il giornalista aveva scritto, in un tweet abbastanza ironico: “Nick Kyrgios perde 7-6, 6-7, 7-6 ed esce dal campo battuto da un servitore di 10 anni più giovane di lui”. E la risposta, piccata, non si è fatta arrendere.
Subito dopo essere tornato negli spogliatoi, infatti Kyrgios avrà fatto un giro sui social e ha adocchiato questo tweet. Non gli è andato giù tanto che, con ironia ma anche in maniera velatamente piccata, ha risposto: “Comunque io non ho ancora mai fallito un test antidoping”. Il tutto corredato da emoji sorridenti, anche in un certo senso per stemperare.
A stupire è però un fattore molto semplice: dopo aver perso una partita, indirettamente, comunque il suo pensiero è andato a quanto vissuto dall’altoatesino.