Juventus, Motta: “Conceicao dal 1′? Vedremo. Su Koopmeiners…”

Tra pochi minuti Thiago Motta, allenatore della Juventus, presenterà la sfida di domani sera contro il Milan, gara valida per la semifinale della Supercoppa italiana. (Qui le parole di Locatelli).

Juventus-Milan, parla Motta

Locatelli Juventus Motta

È anche la partita fra Conceicao padre e figlio. Lo schiererà dall’inizio?
“Vedremo se giocherà o meno, ma è motivato per fare bene sia dall’inizio sia a gara in corso. Non cambia nulla per lui, affrontare una grande squadra è l’unica cosa che deve fare”.

Koopmeiners più arretrato o come sotto punta?
“Può fare entrambi i ruoli e lo ha già dimostrato, ma può anche partire dalla panchina e contribuire in gara, come tutti gli altri”.

Per un gruppo giovane quanto può essere importante conquistare un trofeo di breve durata?
“Non ho mai visto una squadra entrare in campo per perdere. Domani è una competizione diversa, abbiamo una partita dove continui o vai fuori. Daremo il massimo per andare avanti”.

Francisco Conceicao definisce il suo un calcio libero. Dal padre si aspetta un Milan più leggero?
“Francisco ha libertà su un contesto dove deve rispettare certe cose per far sì che la squadra funzioni. È un gioco collettivo, esiste la libertà in alcuni momenti per poter esprimere tutte le sue qualità ma poi ci sono tante cose da rispettare. Il Milan è una grande squadra con buoni giocatori, con un allenatore che può fare bene. Daremo il massimo in campo”.

Da giocatore ha vinto otto supercoppe. Conta questa esperienza?
“Vogliamo competere a questo livello. Sono momenti belli e da vivere nel giusto modo, la parte emotiva deve essere sotto controllo”.

Milan-Conceicao, le parole di Motta

Come si aspetta il Milan dopo il cambio di allenatore?
“Noi saremo pronti perché sappiamo cosa dobbiamo fare contro una grande squadra. Conterà quello che saremo noi e non quello che saranno loro”.

Cosa deve fare la differenza domani?
“Tutto fa la differenza, a partire dai piccoli dettagli: dovremo essere concentrati e determinati a essere la miglior versione di noi stessi, a migliorare quello che non ha funzionato e dare continuità rispetto a quello che abbiamo fatto bene”.

A che punto del percorso di crescita è Yildiz?
“All’inizio, parliamo di un giocatore giovane di 19 anni. Riesce a fare cose importanti, ha grandi qualità, deve continuare a crescere e imparare a fare quello che dice l’allenatore, sfruttando anche i tanti esempi positivi. Uno di loro è Locatelli: la sua maniera di comunicare con i compagni è ottima”.

Quanto tiene al suo primo titolo da allenatore?
“Voglio vincere anche come allenatore, per questo ho scelto questa professione. Ma oggi per me non è un’ossessione, devo essere tranquillo e convinto della nostra forza. Abbiamo una bellissima partita da affrontare, con rispetto verso l’avversario e la voglia di imporre il nostro gioco”.

Su Tomori.
“Non parlo di giocatori altrui, parlo dei miei. Ho parlato in modo collettivo dicendo che il Milan ha tanti giocatori forti ed è evidente per tutti. Rispondo sui miei giocatori, non sugli altri”.

Che accoglienza avete ricevuto?
“Siamo in un posto ottimo per fare il nostro lavoro e non possiamo lamentarci”.

Sta seguendo il campionato saudita?
“Sta crescendo tanto, non posso dare un’opinione approfondita perché non ho seguito tante partite. Ma di sicuro crescerà in fretta”.

Una Juventus che non perde ma anche non vince. 
“Fa parte del gioco: alle volte abbiamo meritato, altre meno. Ci sono stati momenti diversi, di sicuro non siamo soddisfatti e la classifica dice che dobbiamo migliorare, non vogliamo rimanere in quella posizione. Ma siamo concentrati in questa competizione, corta e importante, per raggiungere la finale”.

Cosa promette ai tifosi?
“Credo ai fatti, prometto impegno massimo nelle cose che stiamo facendo. Vogliamo portare sempre più in alto una maglia importante e prestigiosa”.

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