Il 14 marzo i piloti torneranno in pista per dare inizio alla stagione 2025, ma per la Ferrari c’è più di qualche preoccupazione per quanto riguarda Charles Leclerc.
Con 3 vittorie e 13 podi, Charles Leclerc ha chiuso il campionato piloti 2024 in terza posizione, dietro a Verstappen (Red Bull) e Norris (McLaren). Sono passati 17 anni dall’ultimo mondiale vinto per la rossa di Maranello, quando sulla monoposto sedeva Kimi Räikkönen. Da quel giorno in poi c’è stato sostanzialmente un monopolio firmato Mercedes e Red Bull, quindi l’intento per la prossima stagione è quello di portare un titolo in casa Ferrari. L’arrivo di Lewis Hamilton sulla monoposto col cavallino rampante, nonostante l’età, servirà sì a rendere l’obiettivo più raggiungibile, ma anche a mettere un po’ di pressione sul pilota monegasco.
Quando arrivò dalla Sauber nel 2019 la Ferrari ripose grandi aspettative in lui, ma di fatto il miglior piazzamento in campionato fu il secondo posto del 2022 a bordo della F1-75. Che ci siano grosse responsabilità da affibbiare alla vettura è cosa nota ma i numeri del monegasco preoccupano molto la Ferrari, che non ha la minima intenzione di ripetere quanto accaduto tra il 1980 e il 1999: diciannove anni senza titoli a fronte di un predominio britannico. Seppur dalle grande qualità, Charles Leclerc è un pilota “affetto” da una statistica decisamente allarmante, che se non verrà invertita rischierà di compromettere la stagione che aprirà a Melbourne.
Leclerc ha inanellato 8 vittorie con la Ferrari dal suo arrivo nel 2019, l’ultima avvenuta in Texas per il Gran Premio di Austin in ottobre. Quella che però spaventa è una medaglia a due facce che vede il pilota monegasco come protagonista: a fronte di ottime prestazioni durante le qualifiche, in gara il rendimento è opposto. Con 26 pole position conquistate Leclerc è dietro solo a campioni del calibro di Schumacher, Prost e Senna, tuttavia la sua percentuale di conversione in vittorie è decisamente bassa.
Sono infatti solo 5 le pole position che Leclerc è riuscito a tramutare in vittorie, con una percentuale di vittorie mancate superiore all’80%. Ci sono solo due piloti – con almeno 10 pole – che sono riusciti a fare peggio: René Arnoux e David Coulthard. Se da una parte è vero che la Formula 1 non è fatta solo di numeri, perché anche la vettura fa la differenza, è altrettanto vero che Leclerc dovrà impegnarsi a invertire la rotta se vorrà puntare al titolo insieme al suo nuovo compagno di scuderia. L’arrivo di Hamilton infatti potrebbe aiutare il pilota ventisettenne ad alzare la percentuale di pole convertite in vittorie.
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