L’ultimo anno in casa Fiorentina ha visto i viola sfiorare ancora un trofeo. I gigliati hanno infatti perso la finale di Atene di Conference League ai supplementari contro l’Olympiacos. Non solo perché la banda Italiano, ha sfiorato anche la seconda finale di Coppa Italia consecutiva, uscendo al penultimo atto contro una super-Atalanta. Fuori dal campo i viola hanno poi dovuto affrontare la scomparsa di Joe Barone, mancato il 19 marzo. La seconda parte di 2024 ha visto poi l’inizio del ciclo Palladino. La rosa viola è stata ristrutturata con i gigliati che hanno chiuso le prime 18 giornate al 5^ posto in classifica. L’arrivo di Moise Kean ha dato nuova linfa all’attacco con l’ex bomber della Juventus che ha già raggiunto i 15 gol stagionali.
Fiorentina, la viola sfiora la Conference
La prima parte di 2024 della Fiorentina è stata contraddistinta soprattutto dalla rincorsa alla finale di Conference League. I gigliati dopo aver mancato il successo nel 2023 con il ko 2-1 contro il West Ham, si sono ripresentati all’ultimo atto non riuscendo però nuovamente ad avere la meglio. Questa volta è stata la formazione greca dell’Olympiacos a prevalere, vincendo 1-0 con rete ai supplementari di El Kaabi. Fiorentina che ha eliminato il Rapid Vienna nel preliminare ribaltando il ko dell’andata e ha poi vinto il proprio girone. 12 punti frutto di 3 vittorie e 3 pareggi. Nella fase a eliminazione diretta, i ragazzi di Italiano hanno poi avuto la meglio di Maccabi Haifa, Viktoria Plzen e Club Brugge arrivando in finale dove è giunto il ko e la beffa ai supplementari. Una Conference che anche in questa seconda parte di 2024 ha visto i ragazzi ora di Palladino protagonisti, terzi nella League Phase e già qualificati agli ottavi. Complice di tutto un super De Gea fondamentale nel preliminare estivo ai rigori contro la Puskas Academia.
Serie A, ottavo posto la scorsa stagione
L’ultima stagione ha visto la Fiorentina chiudere all’ottavo posto in classifica, acciuffando solo all’ultimo la qualificazione all’attuale Conference League. Una stagione, la scorsa in Serie A che ha deluso le aspettative che si erano create dopo il girone d’andata. La Fiorentina aveva chiuso al 4^ posto con 33 punti in classifica ma il girone di ritorno non è stato all’altezza complice sicuramente i tanti impegni, finale di Conference e semifinale in Coppa Italia, la viola non è riuscita a mantenere un ritmo Champions in Serie A. La scomparsa dell’ex d.s. Joe Barone ha poi intaccato sicuramente una squadra che ha dovuto fare fronte ad una situazione tragica che ha coinvolto tutta la rosa e la famiglia Fiorentina. Una Fiorentina che con la fine del ciclo Italiano ha poi salutato in estate tanti dei suoi protagonisti, tra tutti Bonaventura e Nico Gonzalez.
L’era Palladino, la viola insegue la Champions
I primi mesi della stagione 2024/25 hanno fatto sognare nuovamente il pubblico gigliato. I risultati raccolti dalla truppa di Raffaele Palladino sono stati sorprendenti. 31 punti in 17 giornate, una gara da recuperare, contro l’Inter. 8 vittorie consecutive e un bomber finalmente trovato: Moise Kean. A questo poi c’è da aggiungere il ritorno sul grande palcoscenico di David De Gea che ha spodestato Pietro Terracciano risultando in più occasioni decisivo. Sia in Conference, nei preliminari, che in campionato: il doppio rigore parato con il Milan è l’esempio più lampante. Una squadra che per molti era una rosa piena di “scarti” di altre big, da Cataldi a Bove da Kean ad Adli passando proprio per l’ex portiere del Manchester United. Giocatori che sotto la saggia guida di Palladino hanno dimostrato tutti di essere invece interpreti di alto livello capaci di imporsi a pieno nella nostra Serie A. Fiorentina che nel mese di calciomercato dovrà trovare un sostituto di Bove, l’ex Roma dopo il malore che l’ha colpito contro l’Inter non potrà sicuramente tornare in campo in questa stagione e andrà adeguatamente sostituito. L’ultima dell’anno ha visto i viola chiudere con un pari in rimonta 2-2 contro la Juventus. Il 2025 si aprirà con la sfida al Napoli capolista. Una sfida che sa di altissima classifica e che per i ragazzi di Palladino è una vera e propria prova d’appello, da affrontare con un Gudmundsson che in casa viola va pienamente ritrovato.