Bologna, identità chiara: c’è fiducia e ottimismo per l’anno che verrà

L’ultima gara dell’anno ha avuto un sapore amaro per il Bologna: una sconfitta interna contro il Verona assolutamente impronosticabile, sia per la differenza qualitativa delle due squadre ma, soprattutto, per come si era messa la gara dopo la rete del vantaggio firmata da Benjamin Dominguez. E ancora una volta, invece, il calcio ha dimostrato di essere poco leggibile. Un 3-2 che fa male, come ha sottolineato Vincenzo Italiano nel post partita, ma che non tocca o modifica le certezze che i felsinei hanno acquisito in queste ultime settimane. La classifica resta molto positiva, i rossoblù – dopo un normale periodo di adattamento a un nuovo allenatore – hanno cambiato marcia, risalito una classifica che inizialmente era problematica ma, soprattutto, mostrato un bel gioco che ha portato vittorie, punti e fiducia.

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Vincenzo Italiano (LaPresse) – sportitalia.it

Ferguson, Dominguez e Castro: le note positive del Bologna

Per questo motivo, l’anno che verrà, sotto le note di Lucio Dalla, arriva con tanto ottimismo per una squadra che ha moltissimi margini di miglioramento: Italiano ha adesso i suoi uomini, alcuni calciatori stanno finalmente uscendo alla distanza e diverse sorprese potrebbero regalare ai tifosi rossoblù tante soddisfazioni. Nelle ultime settimane c’è stato il ritorno di Lewis Ferguson, l’exploit di Santiago Castro e le prime giocate di Benjamin Rodriguez, che con la doppietta di ieri ha dimostrato di poter essere un titolare importante di questa squadra, così come lo era al Gimnasia La Plata.

Fiducia per l’anno che verrà

Italiano può essere soddisfatto perché questa squadra riflette a sua immagine e somiglianza quella che è la sua filosofia di gioco: palla in avanti, pressing offensivo e una moltitudine di occasioni da gol. Adesso qualche giorno di riposo prima della ripresa degli allenamenti, il 7 gennaio, per preparare un altro big match, quello del 12 gennaio, quando al Dall’Ara arriverà la Roma. Italiano può essere soddisfatto perché questo Bologna, adesso, ha un’identità chiara e precisa. E proprio questa identità, nell’anno che verrà, potrà dare altre soddisfazioni ai propri tifosi.

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