Lazio, il bilancio del 2024: 3 cambi in panchina, ma l’aquila è tornata a volare

Alzi la mano chi, mentre i tifosi della Lazio scendevano in piazza contestando il club per la scelta di Marco Baroni sulla panchina, si sarebbe aspettato un inizio tanto convincente della Lazio in questi primi 6 mesi di stagione. Il bilancio della Lazio in questo 2024 non può che partire dal citare il tecnico attualmente seduto sulla panchina biancoceleste. Sì perché i cambi in panchina nell’anno solare sono stati ben 3 ed oggi il periodo dell’incertezza sembra un antico ricordo grazie soprattutto a lui. Ed a chi ha saputo credere in lui dimostrando lungimiranza.

Maurizio Sarri, ex tecnico della Lazio

Quanti cambi in panchina: da Sarri a Baroni

Il 13 marzo 2024 Maurizio Sarri pone fine alla sua avventura nella Capitale: dimissioni e panchina affidata al suo vice Giovanni Martusciello, ad interim. La squadra è nona in classifica e con Martusciello gioca, vincendo 3-2, contro il Frosinone pochi giorni dopo. Il 18 marzo poi ecco un nuovo avvicendamento: l’uomo scelto per il nuovo ciclo è Igor Tudor. La conclusione della stagione è anche positiva, con i biancocelesti che chiudono al settimo posto sfiorando la rimonta in Coppa Italia contro la Juventus, in semifinale. Poi il fulmine a ciel sereno: divergenze fra Tudor ed il presidente Claudio Lotito, dimissioni anche per il croato, panchina che va a Marco Baroni, ovvero colui che ha appena centrato una salvezza miracolosa con l’Hellas Verona. Ed il bilancio del 2024 della Lazio comincia a risalire.

Marco Baroni, Lazio
Marco Baroni, Lazio (Fonte immagine: SS Lazio)

Il bilancio del 2024: Baroni rilancia la Lazio

“Ci eravamo innervositi, Baroni ha riportato serenità”, ha detto di recente, alla festa di Natale aziendale, Mattia Zaccagni del nuovo tecnico. E si vede: la Lazio ha centrato ben 11 vittorie e 3 pareggi, con 5 sconfitte, in campionato, chiudendo l’anno al quarto posto, ad appena 6 punti dalla vetta. Ed anche in Europa League i capitolini si esaltano: 5 vittorie ed un pareggio, con l’attuale primo posto ed il picco della grande vittoria ottenuta ad Amsterdam contro l’Ajax di Farioli per 3-1, oltre a quella interna contro il Porto (2-1). Il picco stagionale è stata la doppia vittoria contro il Napoli, prima eliminato dalla Coppa Italia e poi battuto anche a domicilio in campionato. Baroni dal mercato ha puntato su gente di gamba e voglia, poi ci ha pensato lui, con il lavoro, a valorizzare tutti. Gigot, Nuno Tavares, Dele-Bashiru, Dia, Noslin, Thaouna: chi più, chi meno stanno dando tutti il loro contributo. Con lo stesso Tavares come simbolo della rivalutazione del club intero: arrivato da sconosciuto, oggi è considerato uno dei migliori in Italia nel ruolo. Baroni ha riportato la Lazio in alto nonostante sembrasse servire più tempo dati gli addi di giocatori simbolo come Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson. Ora la Lazio si proietta al 2025 con rinnovate speranze di rilanciarsi ulteriormente ed il motto è: perché fermarsi? Solo il campo dirà quali sono i reali obiettivi, intanto l’aquila è tornata a volare toccando vette da molto inesplorate.

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