La perfezione, per qualcuno, è una proiezione infinita. Nel senso ontologico del termine: difficile raggiungere uno stato di assoluta perfezione. Ma il 2024 dell’Inter sicuramente procede in quella direzione. Il bilancio dei nerazzurri è a dir poco soddisfacente. Le ultime gemme rasentano davvero il concetto di perfezione, se consideriamo, snocciolando qualche piccolo numero, che la squadra di Inzaghi ha vinto senza subire gol cinque gare esterne consecutive in un singolo campionato di Serie A per la terza volta nella sua storia, la prima dal 1966/67.
Un certificato di brillantezza dopo l’altro. La conquista della seconda stella è stato l’inizio di un cammino che ha regalato sensazioni mozzafiato a tutti i tifosi nerazzurri. Senza dubbio si è trattato del miglior anno di Simone Inzaghi da quando guida una squadra di calcio nelle vesti di allenatore. Un anno stellare, dicevamo.
Iniziato nel migliore dei modi, con la conquista della Supercoppa in terra saudita. Proseguito alla grande, con numeri strabilianti. Il cammino in Champions si è interrotto ai rigori con la sconfitta sul campo dell’Atletico, ma la nuova stagione, con qualche piccolo inciampo (nemmeno troppo significativo, a dire il vero) è ripartita all’insegna delle certezze. Simone Inzaghi è il Demiurgo di una squadra che gira a memoria, costruisce gioco con sapienza, crea lo sviluppo difensivo pensando a quello offensivo, studiando il modo applicativo per trafiggere le reti avversarie.
28 clean sheet nel 2024: questo è il tratto identitaro di una macchina perfetta, che si proietta al 2025 con grandissime certezze. Sognando sempre di più la conquista del tetto d’Europa. Lo status, d’altronde, impone al Biscione di considerarsi una big dell’universo europeo. Sempre con umiltà e coraggio, verso sogni ancora inesplorati.