Per il numero 1 al mondo arriva il verdetto che nessuno voleva sentire: mazzata pesantissima, quel che hanno fatto è “disgustoso”
Il pensiero corre sempre là. Testa al campo, festeggiamenti con amici e parenti, ma senza riuscire a mettere da parte completamente un pensiero che lo tormenta dalla scorsa primavera. Jannik Sinner aspetta che venga messa la parola fine al caso doping.
Succederà quando il Tas di Losanna emetterà la sua sentenza sul ricorso della Wada contro l’assoluzione dell’Itia. Inutile ripercorrere le tappe di una vicenda che da mesi sta animando il dibattito nel mondo del tennis e non solo. Sinner ha professato la sua innocenza, ha spiegato come e perché è risultato positivo al clostebol e il suo racconto è stato giudicato credibile non solo dall’Itia, che lo ha assolto, ma anche dalla Wada.
L’agenzia mondiale antidoping, infatti, non mette in discussione la contaminazione, ma ritiene che un professionista debba pagare anche per gli errori del proprio staff. Per questo chiede una squalifica da uno a due anni ed è il timore che ciò possa accadere a non far star tranquilli Sinner e i suoi tifosi. Un Sinner che intanto continua a fare i conti con i continui attacchi di Kyrgios, ormai suo nemico conclamato.
Anche nella conferenza che anticipa il suo ritorno ufficiale in campo all’Atp 250 di Brisbane, l’australiano ha voluto parlare del numero 1 al mondo e lo ha fatto emettendo la sua sentenza inappellabile.
C’è sempre Sinner nelle dichiarazioni di Kyrgios, anche nella conferenza stampa che avrebbe dovuto essere incentrata sul suo ritorno in campo a distanza di due anni dall’ultima volta.
L’australiano è andato nuovamente all’attacco: “Sinner è il numero 1 ed è un tennista incredibile, non l’ho mai negato. Credo solo che debba esserci un trattamento giusto per tutti“. Il riferimento è ai due test antidoping falliti: “Se non ha fatto nulla di male – domanda –, perché gli hanno tolto il montepremi e i punti? Evidentemente hanno trovato qualcosa di sbagliato“.
Quindi l’affondo nei confronti del vertice del tennis mondiale, con il riferimento anche al caso Swiatek: “Il tennis penso che sia gestito in modo orribile. Due numeri 1 al mondo che si prendono entrambi una condanna per doping è disgustoso, un’immagine orribile“. Che Sinner non sia stato finora condannato, ma assolto, per Kyrgios sembra essere ormai soltanto un aspetto secondario. L’australiano continua a recitare il solito copione che andrà avanti probabilmente anche dopo la sentenza del Tas. L’unica, a questo punto, che realmente interessa a Sinner.
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