Il lottatore di UFC ancora al centro di un vortice di controversie. E’ arrivata la condanna per stupro e le conseguenze saranno estremamente gravose
Conor McGregor, classe 1988, ha cominciato la propria carriera sul ring come artista marziale misto, combattendo per la federazione UFC (Ultimate Fighting Championship). Nel corso della sua esperienza nel circuito, McGregor si è laureato campione dei pesi leggeri e campione dei pesi piuma. In particolare, nel 2015 ha stabilito il record per il k.o. più veloce in un match titolato, atterrando il lottatore brasiliano José Aldo in soli 13 secondi.
Viene ricordato per essere stato il primo fighter di sempre nella UFC a conquistare e detenere due titoli mondiali in contemporanea, oltre che il terzo ad ottenere due cinture in due differenti categorie di peso, in un’esclusivissima ‘élite’ che comprende soltanto gli statunitensi Randy Couture e BJ Penn, due dei volti di maggior rilievo nella storia della MMA.
Sfidando l’ex leggenda del pugilato mondiale Floyd Mayweather, ha dato origine ad uno scontro rimasto negli annali della boxe, noto all’epoca come ‘The Biggest Fight in Combat Sports History‘, combattuto il 26 agosto 2017 a Paradise, in Nevada.
McGregor, che ottenne la licenza da pugile professionista neanche un anno prima dell’iconico incontro, uscì sconfitto al 10° round per KO tecnico, nel match che rappresentò il ‘canto del cigno’ del suo avversario Mayweather, che annunciò il suo ritiro dal ring al termine dello stesso.
McGregor è stato condannato in sede civile a Dublino con l’accusa di stupro nei confronti di una donna, Nikita Hand, che lo aveva precedentemente denunciato, il 9 dicembre 2018, per un’avvenuta aggressione sessuale, che avrebbe avuto luogo in un hotel della capitale irlandese. Il lottatore si è sempre dichiarato innocente, ma la stangata è arrivata ugualmente. L’Alta Corte ha dichiarato il classe 1988 colpevole, obbligandolo a risarcire la vittima di una somma pari a circa 250.000 euro.
L’artista marziale misto, presente in Tribunale, ha scosso la testa, come ad esprimere un cenno di disapprovazione, mettendosi le mani nei capelli nel momento in cui il giudice ha pronunciato la sentenza. Lo stesso McGregor si è detto deluso del fatto che la giuria non abbia tenuto conto di tutte le prove a disposizione del pubblico ministero, dichiarando di volersi concentrare unicamente al futuro.
Secondo quanto emerso dalla ricostruzione, il lottatore avrebbe percosso e violentato la Hand nell’attico di un hotel dublinese, al termine di una festa che si era tenuta proprio lì. La donna aveva prontamente denunciato l’accaduto, confermando di aver riportato contusioni, nell’immediato, oltre che un forte disturbo da stress post-traumatico negli anni a seguire.
Nikita Hand ha dichiarato di aver trovato il coraggio per proseguire la causa soltanto grazie alla figlia Freya, che le ha dato la motivazione giusta per continuare a lottare ed invocare giustizia, lasciandosi alle spalle il traumatico avvenimento. L’obiettivo della donna è cercare di dimostrare a chiunque che se sei vittima di una qualsiasi scorrettezza, hai la possibilità e il dovere di difenderti, indipendentemente dal blasone, dalla fama o dal potere economico dell’altra persona coinvolta.
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