Tomori-Juve, il Milan apre. E Giuntoli si esalta

Tra una settimana e un giorno ci sarà il primo verdetto della stagione, il primo trofeo vinto o perso. La Supercoppa in Arabia non sarà una sentenza troppo significativa in chiave campionato ma un buon tribunale per il prosieguo dell’anno sì, specie per chi – come Juve e Milan – ha fatto un po’ di fatica a tenere il passo delle prime. Inter e Atalanta partiranno favorite, ma si affronteranno nella prima semifinale: per le altre due, che si sfideranno tra loro nell’altra gara in programma, aumentano insomma le possibilità di costruire la prima gioia del 2025.
Juve e Milan in Arabia si ritroveranno a parlare anche di mercato, con Tomori al centro della discussione: scenario poco preventivabile fino a qualche mese fa. Il mercato di gennaio – si sa – è sempre frutto di valutazioni e opportunità del momento, così il difensore potrebbe diventare la migliore occasione per la Signora di Torino e una buona cessione per il Diavolo di Milano. Nulla a che vedere con il trasferimento estivo di Kalulu, scaricato dai rossoneri e riattivato dalla cura Motta: qui siamo di fronte a un affare per tutti, nessuno escluso.
Il Milan apre alla cessione di Tomori se la Juve lo compra, o comunque indirizza le condizioni per farlo nel futuro prossimo. Alla Continassa prende sempre più forma l’idea che l’ex Chelsea possa essere una buona soluzione perché, ragionando su un prestito con obbligo di riscatto (5 milioni più 20 al riscatto, più qualche bonus al raggiungimento di obiettivi), Thiago Motta potrebbe contare su un difensore che conosce la Serie A e non avrebbe bisogno di un periodo d’ambientamento e il club riuscirebbe a pagarlo dando via Arthur (direzione Betis) e Danilo.
Il risparmio di questi ingaggi darà in ogni caso spazio alla Juve per il primo colpo in difesa, in attesa di creare le condizioni per un investimento. Il nome che la Juve ha individuato da tempo è Hancko, che il Feyenoord vorrebbe trattenere fino al termine della stagione a meno di un’offerta convincente: alla Continassa possono esporsi solo dopo la vendita di Fagioli, per la quale la fretta non è buona amica. Il piano mercato della Juve non esclude ovviamente Antonio Silva, che ha palesato la volontà di vestire la maglia bianconera attraverso il suo agente, Mendes: ma le valutazioni devono essere complessive e funzionali alle opportunità.
Giuntoli è il più abile uomo mercato che la Juve potesse avere in questa sessione invernale: sa di non poter sbagliare e non sbaglierà, come non ha mai fatto in tutte le occasioni in cui – con le scelte – ha dimostrato di meritare il livello superiore del suo percorso da dirigente. Il direttore tecnico bianconero arriva dal basso, non ha mai avuto budget illimitati e condizioni di vantaggio: lavorare in questa situazione di semi emergenza, con poche risorse e diverse esigenze, quasi lo esalta. Avendo piena sintonia con Thiago Motta, che fin qui ha avuto un approccio positivo anche di fronte alle criticità: senza andare mai alla ricerca di un alibi qualsiasi.
La Juve farà ciò che deve nel mercato di gennaio, rimettendosi alla pari delle proprie ambizioni. Che sono legate principalmente alla crescita del gruppo e alla miglior proposta possibile per indirizzare ogni match, obiettivo che non sempre è stato centrato in questi mesi anche a causa delle diverse assenze. La rivoluzione della rosa avviata l’estate scorsa andrà avanti e con i suoi tempi, tenendo conto di ciò che sarà prezioso sul breve periodo e quello che tornerà utile a medio-lungo termine. Thiago Motta ha già spiegato che a mercato aperto bisognerà essere bravi a gestire il viavai, mentre Giuntoli si muoverà per le scelte migliori.
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