La stella della franchigia impazzisce e in preda alla rabbia supera il limite, venendo così sanzionato ufficialmente
L’NBA si sta dimostrando molto attenta ai comportamenti dei propri giocatori. Questo perché non è solamente una lega bensì un vero e proprio prodotto internazionale, seguito in ogni angolo del mondo e ai piani alti ci tengono a mantenerne pulita l’immagine.
Basti pensare alle conseguenze della pazza rissa nella notte di Phoneix tra Dallas e Suns per Naji Marshall, sospeso quattro partite, Jusuf Nurkic per tre e PJ Washington che attende una sentenza a livello di squalifiche che potrebbe essere maggiore che per gli altri.
Il giocatore incriminato è Joel Embiid di Philadelphia. L’ex MVP 2023 si è contraddistinto negativamente in occasione dell’incontro disputato il giorno di Natale contro i Boston Celtics al TD Garden. Joe Dumars, vicepresidente esecutivo e capo delle operazioni di basket della National Basketball Association, ha sancito una multa da 75.000 dollari all’indirizzo del cestista camerunese con cittadinanza francese naturalizzato statunitense.
Nel dettaglio non si sa quale dei gesti si astato punito essendoci solo scritto “incidenti verificati durante il primo tempo”. A questo punto però è facile ricostruire quali sono stati gli elementi che hanno portato a questa sanzione contro la star dei 76ers.
Il primo è stata la crotch chop celebration, esultanza che aveva già portato ad una multa proprio allo stesso Embiid dopo una partita contro Portland. Il gesto consiste nel muovere verso lato in bacino e accompagnare con veemenza le mani ad alta inguinale. Un’esultanza famosi nel wrestling, ma non apprezzata in NBA.
Il secondo episodio è molto più “europeo” ovvero il famigerato gesto dell’ombrello all’indirizzo dei tifosi di casa dei Boston, fatto poco dopo aver piazzato una tripla in faccia da Al Horford. Insomma, una serie di gesti negativi e fraiàntendibili che non hanno fatto fare una bella figura a Embiid.