L’Italia piange una figura straordinaria, un simbolo di dedizione e successo che ha segnato un’epoca del nostro sport. Il 2024 si chiude con l’addio a un’altra figura di spicco del panorama sportivo italiano.
Quest’anno si chiude male, così come male era cominciato. A gennaio ci diceva addio Gigi Riva, icona del Cagliari negli anni 1963-1977 e storico bomber della Nazionale di calcio con la quale mise a segno 35 reti. Come non citare poi Totò Schillaci, protagonista di una acerrima battaglia contro un tumore al colon che lo ha portato via il 18 settembre scorso.
Gli sportivi regalano ricordi e belle emozioni, complici di un’affezione che per forza di cose poi lascia dei vuoti incolmabili. Il 2024 però è stato anche più crudele, perché lo sport italiano ha perso anche un giovanissimo del ciclismo che il 18 agosto si è spento per un’aritmia dovuta a un difetto cardiaco congenito: Simone Roganti aveva solo 21 anni. A pochi giorni dalla fine dell’anno l’Italia è costretta a piangere anche uno degli allenatori più vincenti tra il 1994 e il 2007, con ben 8 campionati italiani vinti, oltre a 7 Coppa Italia e a 5 Supercoppe Italiane. Anche qui, il 27 dicembre scorso, un brutto male ha avuto la meglio su un eroe dello sport italiano.
In molti lo ricorderanno principalmente per i 6 scudetti vinti con la Sisley Treviso, oltre agli altri risultati ottenuti a Modena. Ci sono infatti anche 5 Champions League e 2 Supercoppe Europee nel palmares di Bagnoli, artefice del periodo più entusiasmante per la squadra di Modena e quella veneta, relegata ormai da più di un decennio nelle serie minori. Bagnoli ha combattuto contro un brutto male e purtroppo è uscito sconfitto dopo 3 anni di vicissitudini.
A ricordarlo sono stati in tanti, soprattutto i tre club di Roma, Treviso e Modena, oltre al presidente della FIPAV, Giuseppe Manfredi, che ha così commentato l’accaduto: “Apprendiamo con commozione la scomparsa di Daniele, un tecnico che lascia una grande eredità alla pallavolo italiana, e che con il suo lavoro ha contribuito in maniera importante alla crescita del nostro movimento. Da parte mia e della Federazione Italiana Pallavolo posso solo esprimere le più sentite condoglianze alla sua famiglia“. Bagnoli era un uomo di poche parole, come si legge in un comunicato della Modena Volley, squadra cui il mister era particolarmente legato: “Era di poche parole Bagnoli e oggi ci piace ricordarlo dicendogli che é stato, é e sarà parte della storia di Modena“. Dopo una parentesi all’estero il mister ha chiuso la sua carriera nel 2019 con la Callipo di Maierato.
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