Matteo Berrettini, dopo un periodo complicato, è tornato in pista: la rivelazione fatta pubblicamente ha fatto venire i brividi a tutti.
Matteo Berrettini ha ottenuto la sua rivincita con l’Italia in Coppa Davis in cui è stato protagonista insieme a Jannik Sinner: il tennista italiano si è messo alle spalle il momento davvero complicato ed è riuscito, con caparbietà, a tornare a giocare ad alti livelli. In una recente intervista si è raccontato senza filtri e le sue dichiarazioni hanno fatto venire i brividi a chiunque.
Forse in tanti con i numerosi problemi fisici accusati da Matteo Berrettini si sarebbero arresi, ma non lui. Il tennista si è abituato fin da piccolo a lottare ed è arrivato dov’è oggi, passando per una finale giocata a Wimbledon. Quanto vissuto dal classe ’96 ha stupito tutti.
Berrettini si racconta: l’intervista ha fatto venire i brividi a tutti i suoi tifosi
Nel corso del ‘Federico Buffa Talks’, in compagnia del noto giornalista su ‘Sky Sport’, Matteo Berrettini ha dichiarato: “Io nella mia storia mi faccio male da quando avevo dieci anni. Quando avevo dieci anni mi sono completamente bloccato con la schiena e mio fratello mi metteva i calzini e mi allacciava le scarpe. Ho scoperto di avere la spondilolisi con leggera spondilolistesi“.
A tal proposito, già a ‘La Gazzetta dello Sport’, aveva qualche anno fa infatti raccontato: “Da ragazzino mi dissero che non avrei più potuto giocare a tennis per la spondilolisi: mi manca un ossicino che tiene una vertebra nella schiena”. Ma Berrettini, nonostante tutto, non si è lasciato abbattere e ha continuato a lottare, diventando un campione del tennis italiano.
“Praticamente – ha continuato l’atleta al ‘Federico Buffa Talks’ – mi ero completamente bloccato, a dieci anni. Per un bambino che gioca a tennis, bloccarsi completamente, puoi immaginare. Ma è per questo che ho avuto sempre questa capacità di tornare dopo essermi fatto male. E questa cosa qui l’ho usata anche per tornare l’ultima volta”. Gli infortuni lo hanno messo perciò a dura prova ma non si è mai arreso. Si è sempre rialzato, anche dopo l’ultimo anno e mezzo circa fatto di pochi alti e tanti bassi a livello fisico e ha lottato, arrivando a vincere la Coppa Davis con l’Italia. Il suo doppio con Sinner in pochi lo dimenticheranno.