Doccia gelata per Pogacar: un annuncio fa temere il peggio ai tanti tifosi del 26enne fenomeno sloveno
Tutti contro Tadej Pogacar è il leitmotiv della stagione 2025, che è alle porte, dell’UCI World Tour. Del resto, nel 2024 lo sloveno non ha fatto prigionieri, motivo per il quale non sono pochi i ciclisti che hanno il conto aperto con il fenomeno della UAE Emirates e che proveranno a chiuderlo nei prossimi mesi.
Aumenta la concorrenza per il 26enne sloveno visto che a Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel, i più accreditati per il ruolo di anti-Pogacar, si aggiunge un outsider che proprio in queste ore è uscito allo scoperto.
Si allarga, dunque, la platea dei pretendenti al trono di Pogacar: non una buona notizia per i tifosi del fenomeno del ciclismo moderno che, manco a dirlo, auspicano un bis del suo favoloso 2024.
O’Connor sfida Pogacar e Vingegaard: “In alcune giornate posso competere con loro”
Ben O’Connor è pronto al grande salto. Dopo aver vinto una tappa al Giro d’Italia 2020, una al Tour de France 2021 e una alla Vuelta a España 2024, il 29enne australiano alza l’asticella visto che è convinto di poter impensierire i due vincitori (Pogacar e Vingegaard) delle ultime cinque edizioni della Grande Boucle.
“In alcune giornate sono convinto di potermi avvicinare a loro. So di non avere le loro stesse qualità fisiche, ma voglio affrontarli con coraggio. Per me il Tour de France è la corsa più importante, e voglio esserci a tutti i costi. L’unica cosa che posso fare è lavorare sodo e competere contro i migliori”, ha dichiarato l’australiano nell’intervista concessa a “Wieler Revue”.
D’altra parte, nella passata stagione O’Connor si è piazzato ai piedi del podio nella ‘corsa rosa’ e al secondo posto, alle spalle di Primoz Roglic, alla Vuelta a España. Tuttavia, l’australiano non dimentica le corse di un giorno: “In quelle gare sei costretto a correre in modo aggressivo ed è un aspetto che mi affascina molto. Vorrei testarmi anche in quel contesto, oltre che nei grandi giri”.
Insomma, Ben O’Connor ha buone sensazioni in vista della nuova stagione anche perché dopo aver corso per anni con la Decathlon AG2R La Mondiale, dove ha dovuto misurarsi anche con le barriere linguistiche e culturali, si dice entusiasta dell’ambiente che ha trovato all’Jayco AlUla, suo nuovo team: “Con loro fila tutto liscio. Possiamo parlare in modo diretto con i dirigenti, senza creare fraintendimenti. Questo mi fa sentire più compreso e a mio agio. Essere totalmente me stesso è un grande vantaggio, anche se magari non farà la differenza in corsa, a livello personale cambia tutto”.