In attesa dell’inizio della nuova stagione, cresce il gruppo dei contrari all’arrivo in Ferrari di Hamilton.
Nella storia della Formula 1, solo un ristretto gruppo di piloti ha raggiunto il traguardo del titolo mondiale dopo i 40 anni. Tra questi, spicca Juan Manuel Fangio, che nel 1957 riuscì nell’impresa conquistando il suo quinto titolo a ben 46 anni. Un altro esempio leggendario è Giuseppe “Nino” Farina, primo campione del mondo della categoria nel 1950, che trionfò a 43 anni. Tuttavia, per quanto straordinari, questi casi rappresentano delle eccezioni, poiché l’età avanzata ha spesso segnato il confine oltre il quale anche grandi nomi come Alain Prost e Nigel Mansell hanno preferito ritirarsi senza tentare di prolungare le loro carriere oltre la soglia dei 40 anni.
Nella Formula 1 contemporanea, dove fisico e prontezza di riflessi giocano un ruolo essenziale, nessun pilota quarantenne è più riuscito a conquistare un mondiale. Ciò nonostante, alcuni di loro continuano a gareggiare ad alti livelli. Ne è un esempio Fernando Alonso, che con i suoi 43 anni è il più esperto tra i piloti attuali. Lewis Hamilton, dal canto suo, si prepara a celebrare il suo quarantesimo compleanno nel 2025, affrontando la sfida di dimostrare che l’età non rappresenta un limite invalicabile. Il sette volte campione del mondo avrà davanti una nuova stagione in cui confermare la sua capacità di competere ai massimi livelli in un campionato sempre più competitivo.
Il tema dell’età ha recentemente trovato spazio anche nelle dichiarazioni di Felipe Massa. L’ex pilota brasiliano, durante un’intervista concessa alla testata Estadao, ha espresso la sua opinione su un ipotetico passaggio di Hamilton alla Ferrari, mettendo in evidenza come l’età possa influenzare le prestazioni di un pilota.
“Se mi chiedeste se prendere Hamilton come pilota della Ferrari, direi sì, senza esitazioni. Per talento, è uno dei migliori piloti mai visti in questo sport,” ha spiegato Massa. “Ma l’età va considerata. In ogni sport, il tempo presenta il conto. Con il passare degli anni, bisogna allenarsi di più e i tempi di recupero aumentano. Tutto questo può avere un impatto sulle performance.”
Nella chiosa finale, il brasiliano ha paragonato la situazione di Hamilton al ritorno di Schumacher in pista: Michael Schumacher, nella sua esperienza alla Mercedes tra il 2010 e il 2012, tornava in Formula 1 dopo tre anni di stop, avendo disputato l’ultima gara nel 2006. Un rientro che sarebbe potuto avvenire già nel 2009, quando la Ferrari lo aveva preso in considerazione per sostituire Felipe Massa, infortunato gravemente durante le qualifiche del Gran Premio d’Ungheria. Tuttavia, un problema alle vertebre, conseguenza di un precedente incidente motociclistico, lo costrinse a rinunciare a quella possibilità.
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