Il nuovo Codice della Strada è entrato ufficialmente in vigore. Le multe salatissime non ti lasceranno scampo
Quando parliamo di Codice della Strada, facciamo riferimento ad un insieme di norme che regolano la circolazione su strada di pedoni, veicoli e animali. Nel nostro paese, è entrato in vigore a partire dal 1° gennaio 1993 e si compone di 240 articoli.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini aveva annunciato l’introduzione di nuove regole al fine di promuovere una maggiore sicurezza stradale.
Dopo l’approvazione da parte della Camera il 27 marzo scorso, con 163 voti a favore, il 20 novembre presso Palazzo Madama il disegno di legge era stato approvato con 83 voti favorevoli, 47 contrari e 1 astenuto.
Dalle sanzioni per chi utilizza il telefono alla guida a chi viene sorpreso senza la cintura o sotto effetto di sostanze stupefacenti, andiamo a snocciolare tutte gli elementi che muteranno drasticamente con l’introduzione del nuovo codice.
Il nuovo Codice della strada, approvato in via definitiva al Senato proprio lo scorso 20 novembre è entrato in vigore da sabato 14 dicembre. Come affermato dal comunicato ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il decreto sicurezza stradale modifica subito alcune norme del Codice della Strada (Legge 25 novembre 2024, n. 177), con l’obiettivo di rendere le strade più sicure.
Queste disposizioni rappresentano un passo importante per ridurre il numero degli incidenti e promuovere una guida più responsabile. Emergono già i primi dati ufficiali sui controlli dopo l’entrata in vigore del nuovo codice. Il bilancio è di 8.136 punti decurtati, 331 patenti di guida ritirare, 4.599 conducenti sottoposti a controllo con etilometri, 170 dei quali sanzionati per guida in stato di ebbrezza e 14 per assunzione di stupefacenti.
Entro un anno è previsto il riordino complessivo del codice, ma intanto andiamo ad approfondire le introduzioni più significative. Per l’uso dello smartphone al volante si rischia di dover pagare fino ad un massimo di 1.000 euro e, nei casi più gravi, la sospensione automatica della patente per una settimana, che sale a due se i punti residui sulla patente sono pochi. In caso di recidiva la multa aumenta fino a 1.400 euro, la sospensione della patente può arrivare a 3 mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti. Inasprimento anche sulle sanzioni per le auto che non rispettano i divieti di sosta: in caso di sosta su aree riservate ai disabili, le pene saranno raddoppiate, da 80 a 165 euro per i ciclomotori, da 165 a 330 euro per gli altri veicoli.
Stretta ulteriore anche per coloro che verranno sorpresi sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti. La novità che ha dato sfogo a numerose polemiche è che, indipendentemente dalla presenza di alterazione psico-fisica, basterà la positività ai test per far scattare la revoca e la, conseguente, sospensione di tre anni. Nei casi di recidività, sarà introdotto l’alcolock, che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento del tasso alcolemico superiore a zero. Severi inasprimenti riguarderanno, poi, coloro che verranno sorpresi a superare il limite in città; la sanzione attualmente comminata è pari ad almeno 173 euro, ma può ammontare fino a 220 euro in caso di superamento del limite di 40 km/h.
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