Tadej Pogacar sempre al centro della scena mondiale: l’ultima notizia non può che far piacere a tutti gli appassionati di ciclismo
Il campione sloveno, oltre ad essere insuperabile in strada, è anche un personaggio a tutto tondo, uno di quelli che mancavano al ciclismo da tempo. Adesso c’è una bella notizia che lo riguarda e che lo inorgoglisce.
Vincere nello stesso anno il Giro d’Italia, il Tour de France e il mondiale di ciclismo è roba da Eddy Merckx, da mostri sacri della storia. Tadej Pogacar è salito definitivamente sull’Olimpo dei grandissimi, tra coloro che non solo vincono ma segnano un’epoca. A Parigi ha alzato le braccia al cielo per la terza volta in carriera, ma questa volta dopo aver festeggiato anche nella corsa in rosa. Arrivato a Zurigo da grande favorito ha sbaragliato la concorrenza ancora una volta, andando a trionfare anche nella gara iridata.
Da oggi, però, per Pogacar c’è un altro motivo per essere orgoglioso, visto che da pochi giorni è stato inserito nel “Muretto dei Ciclisti” a Laigueglia. Il Muretto è stato ideato dal compianto ex professionista Bruno Zanoni ed attualmente gestito come iniziativa dal figlio Matteo. Rappresenta una tappa per i turisti e gli appassionati di sport, una parete che testimonia da tempo la passione per il ciclismo che da oltre 50 anni anima il borgo ligure con le edizioni del Trofeo Laigueglia.
Il Muretto raccoglie le firme di tutti i vincitori del Trofeo Laigueglia e dei grandi campioni che sono passati dal paese ligure, tra cui Ballan, Pozzato, Merckx, Armstrong, Nibali e dai giorni scorsi anche Pogacar.
Il Trofeo Laigueglia è una corsa ciclistica che si svolge in Liguria, tra il mese di febbraio e quello di marzo, in base agli anni ed è considerata una della classiche di Primavera. Ha fatto parte del circuito UCI Europe Tour, mentre dal 2020 è stata inserita nel circuito UCI ProSeries.
Bruno Zanoni, il suo ideatore, è stato un grande promoter, imprenditore e ovviamente anche ex corridore in bici. Oltre ad aver realizzato una bella carriera da ciclista, Zanoni è stato anche allenatore, direttore sportivo, direttore tecnico, presidente, promoter e organizzatore. Una figura a tutto tondo nel mondo del ciclismo. Su pista partecipò ai Mondiali di Monteroni a Lecce nel 1976, vinti dal grande Moser, centrando un settimo posto nell’inseguimento individuale.
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