Adesso sarà importante non scaraventare altri soldi dalla finestra. La domanda è: cosa ti aspetti dalla sessione invernale di calciomercato? Tante cose, ma fatte per bene. Ci sono due club che viaggiano con un vantaggio siderale sulla concorrenza, almeno sei mesi, sto parlando di Atalanta e Inter. La Dea lavora in anticipo che è una meraviglia, magari farà qualcosa già tra poche settimane (piacciono Frendrup e Cherki). Non partecipo al luogo comune che “se vanno via da Bergamo diventano calciatori normali” per il semplice motivo che prenderei Ederson (seguito dal Manchester United per la prossima estate) e Lookman tra cinque minuti senza alcun tipo di scrupolo. L’Inter studia profili dal sicuro avvenire: Nico Paz sarebbe la pedina in grado di aggiungere qualità e fantasia a un organico già ricco, arriverebbe un difensore soltanto se l’emergenza dovesse diventare un fastidio. Probabilmente l’Inter rinvierà a luglio perché all’interno di qualsiasi ciclo prima o poi bisogna rinfrescare. Esattamente come dentro quella bellissima villa dove spesso devi dare un colpo di vernice alle pareti.
C’è chi deve fare e anche tanto. Mi sorprenderei se la Juventus non chiudesse almeno tre operazioni. Siccome Danilo è un quiz, a prescindere dal contratto in scadenza, non si può attraversare la seconda parte della stagione al buio. Hancko ha giustamente spento le voci di un accordo (gioca nel Feyenoord, normale che abba voluto puntualizzare per quieto vivere), ma resta il profilo che piace di più: tra gennaio e giugno una priorità. Antonio Silva avrebbe le caratteristiche, ma fin qui il Benfica non ha aperto al prestito con diritto di riscatto. Fagioli è giusto che vada, ha perso il furore agonistico che dovrebbe accompagnare qualsiasi talento dai piedi buonissimi. Milik un giorno sì e l’altro pure sta per tornare in gruppo, eppure nessuno l’ha visto, non gioca da una vita e non si può pensare di contarci per il futuro. Il rischio sarebbe sempre quello di perderlo per un dolorino o un dolorone, anche il futuro di Milik (a gennaio o la prossima estate) sembra lontano dalla Juve. Siccome un attaccante non può bastare, anche se restasse bisognerebbe dare un compagno di viaggio attendibile per Vlahovic, altrimenti il rischio di malinconia e smarrimento è dietro l’angolo. Proprio per questo la Juve continua a seguire le evoluzioni legate a Zirkzee (e non solo).
Adriano Galliani ha resistito alla tentazione, eppure i risultati non gli avevano dato segnali di incoraggiamento, poi ha deciso di sollevare Alessandro Nesta con la speranza di pescare il jolly giusto nel mazzo. In nome della sincerità, la scelta estiva aveva convinto poco, esattamente come quella del Lecce di confermare Gotti. La costruzione dell’organico ha fatto il resto, il Monza vive la situazione del post Berlusconi non semplice da gestire. E le parole recentissime di Pier Silvio sono una mezza sentenza, della serie “ben venga un nuovo investitore”. Più chiaro di così non si potrebbe, il Monza ha rinviato il ribaltone fino a quando non ha potuto procrastinare. La soluzione Salvatore Bocchetti, raccontata a sorpresa nella mattinata di lunedì e materializzatasi poche ore dopo, è la ciambella di salvataggio che Galliani utilizza per non mandare in rovina l’intera stagione. Ci vorrà un mercato di fantasia, sperando che basti. La fantasia serviva, servirebbe e servirà in campo, la trasferta di sabato a Parma è un bivio che può farti ritrovare il sorriso all’improvviso oppure scaraventarti nell’imbuto della depressione più nera.
Buon Natale di cuore a tutti.
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