Non arrivano buone notizie per i tifosi di Andrew Howe: questa volta è davvero finita. Ecco cosa sta succedendo
A volte ritornano. Alcuni campioni non riescono a rinunciare definitivamente al brivido della competizione e così, dopo aver annunciato il loro ritiro, ritornano all’attività agonistica.
La Coppa del Mondo 2024-25 di sci alpino, ad esempio, si sta contraddistinguendo per i grandi rientri. L’ex Regina delle nevi, la 40enne Lindsey Vonn (la più vincente tra le donne del Circo bianco prima che tale primato le venisse soffiato da Mikaela Shiffrin), a 5 anni e mezzo dall’ultima sua gara e dopo la ricostruzione di uno dei tre compartimenti di un ginocchio con una protesi monocompartimentale di titanio, si è presentata al cancelletto di partenza del SuperG di Sankt Moritz ottenendo un più che dignitoso 14esimo posto.
Cinque anni tra l’ultima gara e il ritorno in Coppa del Mondo anche per l’otto volte vincitore della Coppa di Cristallo, Marcel Hirscher. Un rientro, però, durato solo 3 gare visto che il 35enne fuoriclasse austriaco a seguito di una scivolata in allenamento ha riportato la lacerazione del legamento crociato del ginocchio sinistro con una lieve lesione dell’apparato capsulare esterno. Uno stop che ha tutta l’aria di essere quello definitivo.
Molto meno, invece, è durata l’assenza di Andrew Howe dalle competizioni ufficiali. Il lunghista e velocista, il 7 gennaio 2023, durante la trasmissione “Verissimo“, ha annunciato la fine della sua carriera per poi ritornare sui suoi passi e rendere noto, il 18 settembre 2023, il suo ritorno all’attività agonistica. Ma ora arriva un altro colpo di scena, quello che, per il rammarico dei suoi tifosi, scrive la parola ‘fine’.
Atletica, cade lo storico record di Andrew Howe
La maggior parte degli atleti si sta preparando per la prossima annata agonistica, ma in realtà la stagione indoor dell’atletica è già iniziata alla grande. Il meeting ‘Merry Sprintmas’, andato in scena al PalaLottici di Parma, ha regalato due migliori prestazioni italiane a livello giovanile.
Ilaria Contran ha corso i 50 metri in 6.39 (battuto il 6.49 di Great Nnachi tra le under 20) e soprattutto Alberico Ghedina sui 60 ostacoli ha fatto fermare i cronometri sull’8.04 abbattendo così lo storico 8.27 di Andrew Howe che durava dal 2001.
Se il primato dell’ex vicecampione del mondo a Osaka 2007 (nel suo palmares anche il titolo europeo a Göteborg 2006 e quello europeo indoor a Birmingham 2007) è stato battuto, quello di Gianmarco Tamberi è stato soltanto eguagliato.
Matteo Sioli ha valicato l’asticella posta a 2.25 metri eguagliando quanto fatto da Gianmarco Tamberi da junior. Inoltre, il 19enne lombardo con la suddetta misura ha migliorato di due centimetri il personale che ha stabilito in estate quando ha conquistato la medaglia d’argento nel salto in alto ai Mondiali Under 20 disputatisi a Lima. Insomma, il futuro dell’atletica italiana è in buone mani.