Rivelazione inaspettata su Matteo Berrettini, protagonista in Coppa Davis ma forse un po’ deludente nella seconda parte dell’anno
È stato uno degli eroi della fortunata spedizione di Malaga dell’Italtennis. È stato colui che, in coppia con Jannik Sinner, ha consentito alla Nazionale azzurra allenata da Filippo Volandri di superare l’ostacolo più grande, quello rappresentato dall’Argentina, passata in vantaggio nello scontro in quarti di finale grazie all’affermazione di Cerundolo ai danni di Musetti.
Matteo Berrettini ha mantenuto la promessa fatta un anno prima proprio in concomitanza con la vittoria della Coppa Davis dei ragazzi azzurri: avrebbe voluto essere protagonista in campo, non solo tifoso d’eccezione in panchina. Detto fatto. Il contributo del finalista a Wimbledon 2021 è stato oltremodo decisivo per un bis che è già entrato nella leggenda dello sport azzurro.
Relativamente però ai progressi fatti nel circuito ATP – pur essendo stato insignito del premio ‘Comeback of the year’ che viene conferito al giocatore che, tornato da un lungo infortunio, ha migliorato in modo significativo il suo ranking – per qualcuno Matteo avrebbe potuto e dovuto fare di più.
Certo, ci sono i tre titoli ATP 250 vinti, che gli hanno consentito di risalire velocemente le posizioni, ma quando si è trattato di misurarsi con avversari di un certo livello nei primi turni dei tornei 500 e 1000 (per non parlare dei Major), i risultati sono venuti a mancare. Complici anche dei sorteggi non certo fortunati nei primi turni.
Bertolucci ‘stronca’ Berrettini: “Mi aspettavo di più”
Intervistato dal giornalista Stefano Meloccaro nel corso della nuova trasmissione ‘Sky Tennis Club’, Paolo Bertolucci – uno degli eroi della Coppa Davis vinta nel 1976 – ha parlato della stagione dell’ex allievo di Vincenzo Santopadre.
Il bilancio della stagione 2024, secondo l’apprezzata seconda voce di Sky in tanti incontri dell’anno, sarebbe agrodolce. Matteo è sì rientrato con relativa facilità nella Top 40, ma forse è mancato quel guizzo che avrebbe consentito di archiviare come ottima un’annata iniziata ad handicap, col rientro in campo a marzo dopo uno stop di oltre 190 giorni.
“Dopo la straordinaria partita contro Sinner a Wimbledon e i tornei che ha vinto sulla terra battuta in estate mi attendevo qualcosa di più nella seconda parte dell’anno. Matteo è stato straordinario in Coppa Davis e a Malaga ma dopo Wimbledon nei tornei mi sarei aspettato qualcosa di più da lui”, ha sentenziato Bertolucci. Che, per inciso, non ha risparmiato critiche analoghe anche a Lorenzo Musetti, nonostante lo storico bronzo conquistato a Parigi 2024.