La stella dell’atletica azzurra la spara grossa: record del mondo nel 2025

L’altista italiano, reduce da una stagione ricca di risultati convincenti, non ha esitato ad alzare il tiro

Andy Diaz, nato a L’Avana il 25 dicembre 1995, è arrivato ad indossare la maglia azzurra al seguito di una serie di vicissitudini che hanno dell’incredibile. La sua carriera nel salto triplo ha avuto inizio battendo la bandiera del suo paese natale, Cuba; rappresentando lo Stato americano ha conseguito una medaglia di bronzo nei Giochi panamericani del 2019.

Nel 2021, si trovava con la nazionale olimpica cubana all’aeroporto di Madrid, prima di imbarcarsi per Tokyo, dove avrebbe dovuto prendere parte ai Giochi olimpici, abbandonò il team dell’isola caraibica per rifugiarsi in Italia.

Il 23 febbraio 2023 ha ottenuto la cittadinanza italiana. Quest’anno ha potuto vestire, per la prima volta, la maglia con il tricolore ad una manifestazione internazionale, prendendo parte anche alla rassegna olimpica di Parigi, conquistando la medaglia di bronzo nella disciplina del salto triplo.

La scalata di Diaz è stata possibile anche grazie all’apporto fornito dal suo allenatore, l’ex triplista Fabrizio Donato, a sua volta medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra del 2012.

L’ottimo 2024 di Diaz

L’atleta italo-cubano, ha rilasciato una lunga intervista in cui ha ripercorso le tappe che hanno contraddistinto la sua ultima annata, lanciando uno sguardo anche al futuro. Diaz ha affermato di aver gareggiato a Parigi con l’intenzione di vincere, ma sfortunatamente, la pubalgia che ne ha precluso la partecipazione alla maggior parte dei test pre-olimpici, ha condizionato sfavorevolmente la sua prestazione. Il voto che l’altista ha riconosciuto al suo staff, che nonostante le difficoltà si è mostrato tenace e preparato, non può che non essere un 10.

Tornando sulla finale, il classe 1995 ha affermato che, pur essendo in ottime condizioni fisiche nelle ore immediatamente precedenti alla gara, la mancanza di una preparazione di livello agonistico non gli abbia giovato sul lungo termine. Sul bilancio complessivo della stagione, coronata dalla vittoria del Golden Gala, si è detto soddisfatto, dichiarando di aver raggiunto l’apice della condizione nel periodo che è coinciso con l’ultima gara nei campionati societari, in cui è stato capace di saltare 17.25 con soli 7 appoggi di rincorsa, spiegando, poi, come proprio quella gara avesse contribuito ad accrescere la sua fiducia per il futuro.

Andy Diaz con la bandiera italiana (Olympics)
Andy Diaz con la bandiera italiana (Olympics foto) – www.sportitalia.it

La voglia di spingersi sempre più in alto

Nelle ultime settimane Andy Diaz ha anche affermato di voler battere il record del mondo del triplo di 18.29, siglato nel 1995 dall’ex atleta britannico Jonathan Edwards. Durante l’intervista l’italo-cubano ha confermato il suo obiettivo, definendolo non impossibile e alla sua portata. Il principale desiderio di Diaz per il 2025 sarà, come ribadito da lui stesso, vincere quante più gare possibile e, nel caso in cui alla lista di successi si aggiungesse anche il nuovo primato, si tratterebbe soltanto della punta della corona di un’annata ricca di successi. Andy si è detto convinto di poter raggiungere ogni manifestazione nella miglior condizione di forma possibile.

Un ulteriore obiettivo già messo nel mirino sarebbe la Diamond League, competizione in cui l’altista aveva ottenuto due trionfi nel biennio 20222023. Non avendo potuto competere per gareggiare il suo titolo nella lega, la speranza di Andy sarebbe anche quella di riappropriarsi del titolo di campione in carica. Il nativo di L’Avana, ha concluso, spendendo qualche parola sulla preparazione in vista della prossima stagione. L’altista dice di aver ricominciato gli allenamenti da 5 settimane e che, per ora, il lavoro sta procedendo nel migliore dei modi; un ulteriore stimolo è dato dalla presenza nel medesimo gruppo di lavoro, dell’ex lunghista italo-statunitense Andew Howe, profondamente ammirato e stimato da Diaz, che lo ha definito capace di infondere carica e voglia di migliorarsi a tutti gli altri atleti.

Change privacy settings
×