“Non sto cercando di americanizzare l’AC Milan“. Parola di Gerry Cardinale, proprietario del club attraverso Red Bird. Nel lungo studio dedicato dalla Harvard University ai rossoneri, Cardinale spiega così il suo progetto: “Sto cercando di introdurre alcuni elementi americani che possano portare il Milan al livello successivo in modo costruttivo. Sto anche concentrando più attenzione sulla Serie A. Sono curioso di vedere come possiamo aiutarli a negoziare accordi sui media internazionali. Negli Stati Uniti c’è una relazione diversa tra i proprietari delle squadre e le leghe. Qui ci sono più livelli – Serie A, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, UEFA, FIFA… È lì che c’è la curva di apprendimento per me. A casa mia avrei potuto fare tutto questo a occhi chiusi“.
Nel corso dello studio, Cardinale parla anche dello scudetto vinto dall’Inter nella scorsa stagione appena prima della fine dell’era Zhang: anche se il patron rossonero cita direttamente il club nerazzurro, il riferimento è più probabilmente da intendere alla precedente proprietà: “Vincere campionati è ovviamente un obiettivo importante. Ma bisogna bilanciare questo con il ‘vincere con intelligenza.’ L’Inter ha vinto lo scudetto l’anno scorso e poi è andata in bancarotta, è questo davvero quello che vogliamo? Per i tifosi, il mio lavoro è vincere il campionato italiano ogni anno- lo capisco. Per i miei investitori che si concentrano sull’apprezzamento del valore finale, il mio lavoro è posizionare l’AC Milan per lottare per lo scudetto ogni anno, qualificarsi per la Champions League ogni anno, e andare il più lontano possibile nella Champions League ogni anno – questo è ciò che massimizza il flusso di cassa e il valore del marchio. È la coerenza e la minore ampiezza nella volatilità delle performance che massimizza il valore e, in ultima analisi, la longevità”.