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Rivoluzione dopo la tragedia: il mondo dello sci e l’obbligo all’utilizzo dell’airbag

Rivoluzione nel mondo dello sci così da evitare complicazioni, tragedie improvvise e problemi ai tanti campioni della disciplina. 

Sono davvero tanti gli sport nei quali gli atleti rischiano la vita. A volte, alcuni talenti riescono in imprese impossibili, riuscendo a sfidare le leggi della fisica e della gravità.

Tuttavia, può capitare anche di avvertire notizie disastrose avvenute durante gare o competizioni ufficiali. Per questo si pensa sempre a nuove misure di sicurezza per evitare problemi molto gravi.

È proprio questo quello che sta succedendo nel mondo dello sci. In tanti stanno parlando di una nuova misura di sicurezza che potrebbe cambiare lo sport invernale per eccellenza per sempre.

Ecco di cosa si tratta e perché potrebbe essere la soluzione ideale per rendere le discese a velocità da record più sicure sia per atleti uomini che per donne.

Sci, la misura obbligatoria che può salvare la vita è l’airbag

La misura introdotta per riuscire a salvaguardare la salute e le condizioni degli atleti in discesa sulla neve è l’airbag dorsale. Si tratta di una misura già sperimentata in altri sport, come il motociclismo e che in diversi casi si è rivelata fondamentale per evitare gravi danni.

A rendere obbligatoria tale misura di sicurezza è stata la FIS, ovvero la Federazione Internazionale Sci, che ha obbligato tutti coloro che sono impegnati nel SuperG a provare questa nuova protezione. L’obiettivo della Federazione è salvaguardare gli atleti ma soprattutto evitare che accadano tragedie come quella di Matilde Lorenzi, morta a soli 19 anni.

Sci, la nuova misura di sicurezza per le gare (Unsplash) – www.sportitalia.it

Le parole su questa novità assoluta

In merito all’adozione dell’airbag come sistema di sicurezza per sciatori e sciatrici ha parlato il Segretario generale della FIS, vale a dire Michel Vion. Le sue parole sono state molto chiare e convincenti su quest’argomento: “Per la Fis, la sicurezza degli atleti viene prima di tutto e non è negoziabile. Questa è stata in cima alla nostra agenda ed è il motivo per cui abbiamo istituito l’Unità per la salute degli atleti nel 2023, ad esempio”.

Continuando, Vion ha spiegato: “L’adozione di airbag fa parte di un approccio più ampio che coinvolge tutti i fattori che possono ridurre al minimo il rischio di lesioni gravi: dalla conoscenza delle condizioni meteorologiche e dell’assetto della pista all’equipaggiamento come la biancheria intima antitaglio e gli attacchi intelligenti. Abbracceremo qualsiasi misura che dimostri di aiutare a proteggere la salute e il benessere degli atleti”. Insomma, un ottimo passo in avanti per la sicurezza degli appassionati.

Claudio Vittozzi

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